Francesco ha cambiato idea sul Papa emerito?

Nell'ultima intervista, Jorge Mario Bergoglio ha detto che in caso di dimissioni si chiamerà vescovo emerito di Roma. Ma in passato non era stato così netto

Francesco ha cambiato idea sul Papa emerito?
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Dimissioni. Una parola che ormai non è più inusuale associare al papato dopo la storica decisione annunciata l'11 febbraio 2013 da Benedetto XVI. Il suo successore Francesco ne ha parlato più volte nel corso di questi nove anni, ripetendo di non escludere la possibilità sebbene non gli sia ancora passato per la mente. Dopo l'operazione chirurgica subita la scorsa estate e l'annullamento di una serie di appuntamenti per via della gonalgia alla gamba destra che lo ha costretto a spostarsi in sedia a rotelle, le dimissioni sono diventate un argomento ricorrente per chi si occupa di Vaticano. Tuttavia, a smentirne l'imminenza è sempre stato lo stesso Bergoglio che ci è ritornato già due volte nell'ultimo mese.

Nell'ultima intervista, concessa ad una giornalista come Valentina Alazraki di cui si fida e che lo scorso novembre ha anche insignito di un'onoreficenza, il pontefice ha toccato un nervo ancora scoperto nella Chiesa: la questione del papato emerito. All'emittente messicana Televisa, infatti, Bergoglio ha confidato che in caso di rinuncia diventerebbe "vescovo emerito di Roma" e probabilmente andrebbe a vivere a San Giovanni in Laterano, ovvero nella chiesa cattedrale della diocesi. Queste parole sembrano, dunque, smentire uno scenario immaginato qualche anno fa proprio dallo stesso Francesco sul volo di ritorno dall'Armenia. Rispondendo in spagnolo ad una domanda della giornalista di La Nación, Elisabetta Piqué, Bergoglio disse di aver ringraziato Ratzinger per "aver aperto la porta ai papi emeriti" e che in futuro "forse potranno essercene due o tre".

Sono passati sei anni da allora, ma anche più recentemente non aveva escluso la possibilità di seguire le orme di Benedetto XVI e diventare papa emerito: a Nelson Castro, autore di un libro sulla salute dei papi uscito nel 2021, Francesco aveva detto che sarebbe morto "come papa, in carica o emerito".

La posizione espressa a Televisa, dunque, è una novità che si accompagna ad una serie di affermazioni già fatte, come quella del no categorico ad un ritorno in Argentina in caso di rinuncia. Interessante, inoltre, l'osservazione sul fatto che "la storia stessa aiuterà a regolamentare meglio” il papato emerito. Da una parte, infatti, sembra dar voce alla necessità - rilanciata in più settore della Chiesa - di disciplinare più opportunatamente questa figura; dall'altra, però, non consente di dare per scontato un intervento canonistico per provvedere alla regolamentazione. Regolamentazione di cui aveva parlato la scorsa estate uno dei siti più informati sulle questioni vaticane, Il Sismografo.

Il giornalista Luis Badilla, infatti, aveva previsto l'entrata in vigore di una legislazione ad hoc sulla rinuncia papale, spiegando anche che negli ambienti canonistici si discuteva persino della possibilità di prevedere un limite d'età dopo il quale il Papa potrebbe andare "in pensione". Un limite ipotizzato a 85 anni, età che Francesco ha compiuto a dicembre.

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