Munizioni in gomma e pistole elettriche: ecco le alternative per difendersi ma non ammazzare

La proposta di Eugenio Bravo, segretario nazionale del sindacato italiano dei lavoratori della Polizia di Stato: "Questi strumenti non letali, vista la limitata potenzialità offensiva, potrebbero risolvere la questione consentendo di assicurare il malintenzionato alla giustizia senza necessariamente ucciderlo"

Munizioni in gomma e pistole elettriche: ecco le alternative per difendersi ma non ammazzare

In una situazione di totale emergenza e insicurezza come quella attuale, le parole di Eugenio Bravo, segretario nazionale del sindacato italiano dei lavoratori della Polizia di Stato, non dovrebbero restare inascoltate alle orecchie del ministro Alfano.

"La violazione del domicilio è una realtà imprescindibile e la sindrome dell'intrusione, con le attuali leggi, potrebbe mietere parecchie vittime - ha dichiarato Bravo in merito al tema controverso della legittima difesa e del suo presunto uso eccessivo - la paura di essere aggrediti durante la notte non può liquidarsi semplicemente attraverso il classico dibattito politico tra chi vuole armare il cittadino e chi lo vorrebbe disarmare per paura del far west".

Il segretario Siulp lancia una proposta di legge molto interessante: "Tra la posizione dei fautori di 'armiamoci tutti' e quelli 'disarmiamo tutti', una terza posizione potrebbe consistere nel consentire, a chi detiene armi da fuoco con l'intento di difendere il proprio domicilio, di detenere armi non letali, come fucili con munizioni in gomma o pistole elettriche tipo Taser, che a oggi sono vietate nel nostro Paese. Tali strumenti non letali, vista la limitata potenzialità offensiva, potrebbero risolvere la questione consentendo di assicurare il malintenzionato alla giustizia senza necessariamente ucciderlo". Un'intuizione che meriterebbe di essere presa in seria considerazione dal nostro governo tutto 'peace and love', dati i recenti episodi di omicidio avvenuti tra le mura domestiche e l'incubo del terrorismo internazionale che incombe anche in Italia.

"Nessuno trova soddisfazione nello sparare ad altri - ha sottolineato Bravo - il buon senso dovrebbe portare a ritenere fondamentale la certezza della pena, quale importante condizione in grado di dissuadere dal violare il domicilio altrui".

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