Le telecronache della Rai per le Olimpiadi deludono il re dei telecronsti: Giampiero Galeazzi. Secondo "Bisteccone", i telecronisti, suoi eredi in viale Mazzini, sono praparati tecnicamente sulle competizioni, ma non riescono ad esprimere le emozioni ai telespettatori.
E così in un'intervista a ilTempo, Galeazzi attacca chi racconta le imprese sportive di Rio sulla tv pubblica: "”Questo è un mestiere difficile, io l’ ho fatto per trent’ anni. Io vengo dallo sport attivo, dal canottaggio, e ho vissuto accanto a grandi campioni, la mia è stata un’ evoluzione professionale giusta. I ragazzi che ci sono oggi hanno una grande preparazione, sanno chi è passato dal Viareggio al Belgrado per duecento milioni, di cui cento fasulli, ma sono un po’ di plastica. Anzi, hanno il cuore di plastica.
Guardiamo i più grandi telecronisti, come Paolo Rosi, arrivavano dallo sport. Devi essere pieno di sicurezze e di passione, certo è difficile trovare giornalisti che sono stati campioni, con maestri incredibili. Questo mi ha portato dove sono arrivato”.
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