Gallarate (Varese), zona retrostante la stazione ferroviaria. Un ragazzo di 26 anni avvicina un giovane di 23 domandandogli dove possa comprare del “fumo”. Il ventitreenne si dice disponibile ad accompagnarlo nel luogo dello spaccio. A quel punto il primo si qualifica come poliziotto e intima al secondo di consegnagli i documenti e tutto quanto abbia con sé.
Ma è una messa in scena. Il più giovane, convinto di essere sottoposto ad un regolare controllo di polizia, consegna tutto al finto agente chiedendogli però di mostrargli il distintivo.
Il ventiseienne non demorde, tira fuori solo la propria patente e tenta di sottoporre la vittima anche a perquisizione. Il ventitreenne non si lascia intimorire e cerca di divincolarsi e di darsi alla fuga spintonando l’altro.
Nasce un’accesa lite: solo l’intervento di una volante del Commissariato di Gallarate, allertata da una donna, riesce a interromperla.
I poliziotti riportano alla calma i due e li invitano a raccontare l’accaduto. Così apprendono della simulazione.Il ragazzo smascherato, assuntosi le proprie responsabilità, è stato denunciato per tentata truffa e per il reato di usurpazione di funzione pubblica.
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