Gallarate, il sindaco caccia i migranti e paga loro i biglietti per Milano

L'iniziativa del sindaco di Gallarate che allontana i migranti verso Milano. Ma la giunta del capoluogo ribatte: "Ve ne mandiamo duemila"

Gallarate, il sindaco caccia i migranti e paga loro i biglietti per Milano

Pur di sbarazzarsi dei migranti non ha esitato a mettere mano al portafoglio e a sborsare dei soldi di tasca propria per pagare loro il biglietto per Milano. Così il sindaco leghista di Gallarate, Andrea Cassani, ha deciso di risolvere a modo suo il problema della permanenza sul suolo comunale di 12 richiedenti asilo che non avevano più i requisiti per essere ospitati in una struttura pubblica. Innescando una "crisi diplomatica dell'accoglienza" con il suo collega Beppe Sala, primo cittadino del capoluogo lombardo.

Tutto inizia quando la società Kb srl, fino a poco fa incaricata dell'accoglienza di diversi richiedenti asilo a Gallarate, decide di non partecipare più al nuovo bando della prefettura, abbandonando la gestione della palazzina in cui gli stranieri erano ospitati. I migranti, racconta l'edizione meneghina di Repubblica, sono stati così ricollocati in strutture pubbliche. Tutti tranne 12 che non ne avevano i requisiti.

Per questi ultimi il sindaco Cassani ha pensato di risolvere il problema pagando di tasca propria il 50% del biglietto ferroviario per Milano. Filmando in pompa magna la partenza con tanto di diretta Facebook. "Siamo contenti che il quartiere torni vivibile perché queste persone avevano danneggiato la vita di molte persone con atteggiamenti poco consoni e poco civili - commenta soddisfatto il sindaco - I soldi servono a loro per andarsene via in tranquillità e spontaneamente. Chi li ospitava ha deciso di non ospitare più persone e sono rimasti in mezzo a una strada"

Quindi li ha accompagnati in stazione e davanti alle telecamere ha dato loro i soldi per i biglietti: "You buy the tickets and you go", comprate i biglietti e ve ne andate, intima con fare perentorio.

L'ira di Milano: "Gliene mandiamo duemila"

La mossa del Comune di Gallarate, però, ha innescato, prevedibilmente, le ire della giunta milanese di centrosinistra. Furibondo l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino: "Si tratta di una scelta folle, un modo di fare surreale, ora il prefetto intervenga. Il Viminale intervenga verso il sindaco che ha fatto questa scelta. Ho la tentazione di pagare il biglietto a duemila profughi e mandarli a Gallarate così vediamo come finisce."

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