"Seconda ondata? Non ci sarà". Ecco le "ondine" che spaventano

L'allarme di Galli: "Il numero di focolai è alto". Ma assicura: "Non mi aspetto una seconda ondata, ma qualche ondina sì"

"Seconda ondata? Non ci sarà". Ecco le "ondine" che spaventano

Massimo Galli, professore di Malattie infettive all’Università Statale di Milano e primario all’Ospedale Sacco, non usa mezzi termini per definire l’ultima trovata del governo: “Aprire la scuola per poi chiuderla e farci le elezioni mi sembra schizofrenico. Sarebbe meglio rimandarne la partenza a ottobre oppure rinviare le elezioni”.

Galli: "No seconda ondata, ma qualche ondina sì"

In una intervista a La Stampa, ha poi aggiunto che si augura non si arrivi alla situazione presente oggi in Francia e in Spagna, paesi dove però vengono fatti molti più test rispetto all’Italia. Ha inoltre sottolineato che nella nostra Penisola è bastato fare i tamponi ai ragazzi di ritorno dalle vacanze per vedere che il virus circola ancora. Non crede nella possibilità di una seconda ondata, anche perché “gli anziani stanno più attenti, ci sono cure sperimentate e bisogna dire che in molti casi si guarisce. Se prendiamo anche i dati della case di riposo, come per esempio successo a Castiglione d’Adda, è vero che vengono infettati tutti, ma non è sempre una strage”. E anche se gli anziani sono i soggetti più a rischio, se preso per tempo, il virus non è mortale.

Galli ha inoltre spiegato che adesso coloro che arrivano al pronto soccorso sono ospiti delle Rsa e giovani con sintomi lievi. Nulla quindi di traumatico come nei primi mesi, quando vi era stata la necessità di aprire reparti straordinari. Per quanto riguarda le elezioni previste per il prossimo 20 settembre, Galli non ha dubbi: “La politica preferisce far votare su temi rimandabili il 20 settembre. Macron è stato messo in croce per aver confermato il voto. Una situazione diversa, ma tenere le elezioni ora mi pare inappropriato”. Si possono fare, ma che sia opportuno o meno è un altro discorso.

Bambini distanziati e con la mascherina: un'utopia

Il virologo è dell’idea che anche l’estate brava non andasse permessa, in quanto adesso non lascerebbe presagire nulla di buono per il prossimo autunno. Ha poi aggiunto: “Il numero di focolai è alto. Gli infettati sono stati identificati, ma non basta. Di ritorno dalle vacanze si incontra tanta gente e i tamponi sono la foto di un'istante. Bisogna vedere quale sarà il risultato di questo setaccio a maglie larghe. Non mi aspetto una seconda ondata, ma qualche ondina sì". Sarebbe stato invece opportuno intensificare i provvedimenti necessari e rimandare la riapertura delle scuole a ottobre. Cosa che chi ci governa non ha pensato. Adesso è ormai tardi per pensare di poter organizzare più test direttamente a scuola, anche perché immaginare dei bambini distanziati e con le mascherine è alquanto utopico.

Lo stesso discorso vale per i trasporti pubblici, dove vi è il rischio che la popolazione li prenda d’assalto negli stessi orari. Anche in questo caso il governo non sembra aver preso delle decisioni utili per contrastare il rischio contagio. Galli ha concluso rassicurando sul fatto che non ha nessuna intenzione di candidarsi a sindaco di Milano: “Sono amico di Sala e sarei onorato di esserlo di più.

Spero si ripresenti e non ho nessuna intenzione del genere. Bisogna essere capaci ad amministrare e io faccio un altro mestiere”. Ha invece ammesso di scrivere un libro di fantascienza avventurosa, che non pubblicherà mai.

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