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Il Garante chiede ai sindaci i nomi dei tassisti che hanno scioperato a febbraio

L’Autorità di garanzia per gli scioperi ha chiesto ai sindaci di diverse città i nominativi dei singoli tassisti che, non avendo svolto l’ordinario turno di servizio, si sono illegittimamente astenuti dalle prestazioni lavorative. Lo sciopero selvaggio risale allo scorso febbraio

Il Garante chiede ai sindaci i nomi dei tassisti che hanno scioperato a febbraio

Le clamorose proteste dei tassisti, quelle che dal 15 al 21 febbraio bloccarono Roma, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli e Torino, hanno lasciato pesanti strascichi. Ora si registra un intervento dell'Autorità di garanzia per gli scioperi: il Garante si è rivolto ai sindaci chiedendo i "nominativi dei singoli" per poi adottare le sanzioni previste dalla legge.

"Non avendo svolto l'ordinario turno di servizio - si legge in una nota del Garante - si sono illegittimamente astenuti dalle prestazioni lavorative, al fine di poter eventualmente adottare le relative sanzioni previste dalla legge". L'Autorità, inoltre, "al termine del procedimento istruttorio e delle audizioni effettuate con le parti, ha ritenuto che la responsabilità dei comportamenti posti in essere non fosse ascrivibile ad organizzazioni sindacali o associazioni di categoria".

Le colpe, dunque, sarebbero dei singoli tassisti e non delle molteplici sigle che ruotano nel mondo dei taxi.

Lo scopro febbraio, subito dopo gli scioperi, l'authority aveva scritto alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative contestando la violazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero, con riferimento al mancato rispetto dell'obbligo del preavviso di 10 giorni, della mancata predeterminazione della durata dell'astensione e del mancato rispetto della garanzia delle prestazioni indispensabili.

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