Si continua a parlare del caso di Jois Pedone, il giovane di 19 anni scomparso lo scorso 21 agosto e rinvenuto morto nel mare di Vasto il giorno successivo con un borsone pieno di sabbia del peso di 40 chilogrammi attaccato alla caviglia.
La famiglia della vittima chiede ancora una volta aiuto a chiunque possa essere a conoscenza anche di un piccolo dettaglio per far luce su una vicenda tutta da chiarire. Stando a quanto risultato dagli esami autoptici condotti sul corpo del 19enne, l'annegamento sarebbe la causa del decesso: nessuna traccia di violenza è stata infatti rilevata dal medico legale. La tesi del gesto volontario, emersa poco dopo il ritrovamento del suo corpo, continua comunque a non convincere la famiglia di Jois. A sostenere con forza l'ipotesi dell'omicidio è lo lo zio della vittima Rino Pedone. Il 19enne vastese, che aveva trovato lavoro come cameriere durante la stagione estiva, infatti, stava preparando il proprio rientro a Parma, città in cui frequentava l'Università.
Sfida o omicidio?
Il timore è che alla base della tragedia possa esserci una challenge o una sorta di rituale di iniziazione. "Secondo me è un miscuglio tra la verosimilità della challenge, la trappola con la quale lui potrebbe essere stato attirato sul posto per questa challenge, mettiamola così", ha dichiarato lo zio del giovane, come riportato da Il Messaggero, "e il fatto che coloro che abbiano voluto ammazzarlo si siano mascherati dietro a questa challenge".
Alla base di un'ipotesi del genere ci sarebbe la particolare maglietta che Jois indossava il giorno della scomparsa. La scritta "Benvenuto" è, infatti, un dettaglio sul quale ha insistito spesso lo stesso Rino Pedone, ospite dell'ultima puntata di "Chi l'ha visto?" insieme alla nonna del giovane, Pia Regina, e ai legali che assistono la famiglia.
Nel frattempo, la procura della Repubblica di Vasto ha aperto un fascicolo per indagare sul presunto reato di istigazione al suicidio, anche se, ovviamente, non emerge ancora alcun ulteriore dettaglio sulla vicenda. Nella certezza che il 19enne non fosse solo al momento della tragedia, i familiari rinnovano ancora una volta il proprio appello accorato:"Se c'è qualcuno che sa qualcosa, che ha visto qualcosa, che ha notizie, le faccia sapere".
Anche il padre della vittima ha voluto rendere pubblica la propria opinione, scegliendo di rilasciare un'intervista alla Rai.
"Per me è più un omicidio, ed è stata una ritualizzazione esoterica ad averlo adescato", ha dichiarato nel servizio andato in onda ieri sera Maurizio Pedone."In quell’attimo lui ingenuamente ha compiuto quel rituale in cui poi si è verificato l’omicidio", ha concluso l'uomo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.