Il giudice che rischia la sanzione perché lavora troppo

Rinviati decine di processi perché sarebbero state fissate troppe udienze straordinarie in Tribunale. I cancellieri non ce la fanno a reggere il ritmo

Il giudice che rischia la sanzione perché lavora troppo

Succese a Prato. Una situazione paradossale, dal sapore tipicamente italiano. In un paese dove la giustizia ha tempi biblici, i processi sono infiniti e le polemiche fioccano tutti i giorni, c'è un giudice che vuole lavorare troppo, e in questa Italia dove spesso i pubblici dipendenti vengono tacciati di voler lavorare troppo poco, è lei a rischiare grosso. Il giudice è Monica Jacqueline Magi, in forza alla sezione penale del Tribunale di Prato. Che colpa ha? Quella di aver fissato troppe udienze straordinarie nel mese di ottobre. Insomma, questa donna ha caricato di troppo lavoro tutti. Come risultato sono stati rinviati una decina di processi e per dirla chiaramente è stato affisso un foglio sulla porta dell'aula al primo piano firmato dallo stesso presidente dove si legge che nel mese di ottobre, a fronte di una “previsione tabellare” di 36 udienze ordinarie, ne sono state fissate 46, "anche a causa di udienze straordinarie inserite dalla dottoressa Magi". E siccome i cancellieri di Prato soffrono da sempre di carenza di organico, non possono assicurare l’assistenza in aula ai giudici, se devono fare anche il lavoro nelle retrovie, cioè preparare gli atti che renderanno possibili quei processi. Il presidente Pisano ricorda ancora di aver disposto che tutte le udienze straordinarie gli devono essere sottoposte e deve dare lui l'autorizzazione. Forse il giudice, premurosa di sbrigare la sfilza di processi, si sarà dimenticata di chiedere il benestare del presidente.

Sempre sul foglio affisso si legge che "eventuali inottemperanze saranno valutabili anche sotto il profilo disciplinare nell’ottica della leale e corretta cooperazione con la gestione dell’ufficio".

Sembra che a protestare per lo stacanovismo del giudice Magi siano stati i rappresentanti sindacali dei cancellieri, gli stessi che pochi giorni fa segnalavano come il Ministero avesse concesso la miseria di poco più di 800 euro per gli straordinari di tutto il 2015.

Il fatto è che il giudice Magi fissa di norma due udienze straordinarie al mese per processi di assoluta importanza.

Insomma, chissà se il giudice stacanovista si beccherà la sanzione per lavorare e far lavorare troppo. Del resto, in Italia potrebbe succedere anche questo.

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