L'ex killer e boss del clan dei casalesi, Giuseppe Setola, nella giornata di mercoledì, ha avuto un malore nel carcere di Opera, dove era detenuto. Setola è stato prontamente trasportato in ospedale per i controlli del caso. La notizia in auge è arrivata direttamente nell'aula di tribunale in cui era in programma il processo che vede imputato lo stesso Setola e gli altri esponenti del clan. L'accusa, per loro, è di intestazione fittizia di beni. L'amministrazione penitenziaria continua a monitorare costantemente le condizioni fisiche del criminale che, per ovvi motivi, non potrà rimanere a lungo fuori dal carcere.
Non si conoscono, al momento, le condizioni di Setola, divenuto, nel frattempo, collaboratore di giustizia. Le prime indiscrezioni affermano che, le cause del malore, siano riconducibili a dei gravi problemi all'occhio sinistro dovuti a un trauma subito in giovane età e che, successivamente, hanno portato in dote il soprannome di "O' Cecat".
Giuseppe Setola, 47 anni, è stato uno degli artefici principali della celeberrima stagione del terrore avvenuta nel casertano nel 2009. L'ex membro dell'ala stragista dei Casalesi è stato condannato a tre ergastoli per due omicidi e, soprattutto, per la strage di Castel Volturno, avvenuta la sera di giovedì 18 settembre 2008, e che ha portato alla morte del pregiudicato Antonio Celiento (gestore di una sala giochi di Baia Verde, frazione di Castel Volturno, sospettato di essere un informatore delle forze dell'ordine) e di sei immigrati africani.
Adesso, il processo è stato rinviato a fine maggio.
In quell'occasione, oltre a Setola, alla sbarra saranno presenti anche il fratello Pasquale e la sorella Immacolata.A questi, infine, andranno ad aggiungersi Massimiliano, Francesco e Cipriano Pagano, titolari della General Impianti, Lucia Caterino, Mario, Emilio, Giovanna, Lucia e Fortunata Baldascino.
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