Grey's Anatomy è probabilmente una delle serie tv più amate. Con le sue 14 stagioni ha lasciato incollati al piccolo schermo milioni di telespettatori. Ma tra tanti fan c'è anche qualcuno che ha qualcosa da ridire. Chi? Gli scienziati.
In base a una ricerca pubblicata su Trama surgery & Acute care open, la serie televisiva statunitense Grey's Anatomy crea nei telespettatori delle false aspettative. In particolare, le persone vengono ingannate sulla capacità dei medici di diagnosticare e poi curare con estrema velocità un'ampia gamma di patologie. Due aspetti che poi non corrispondono alla realtà dei fatti.
Per la ricerca gli scienziati hanno preso in esame i casi di 290 "finti" pazienti, protagonisti di 269 episodi tra il 2005 e il 2016, ovvero le prime dodici stagioni della serie. I finti casi sono stati quindi confrontati con i traumi veri subiti da 4812 pazienti, i cui dati sono conservati in una banca apposita. Dal paragone è emerso che il tasso di mortalità è tre volte più alto nella serie tv che nella vita reale (22 per cento rispetto al 7 per cento), ma la maggior parte dei pazienti del piccolo schermo (il 71 per cento) è passata direttamente dall'emergenza alla sala operatoria, mentre solo uno su quattro (25 per cento) di quelli reali lo ha fatto. E ancora: tra i sopravvissuti della serie tv solo circa 1 su 20 (6 per cento) ha dovuto essere trasferito in una struttura di assistenza a lungo termine, molto meno rispetto ai pazienti reali (22 per cento).
E ancora, tra i feriti gravi, metà di quelli di Grey's Anatomy ha trascorso meno di una settimana in ospedale, mentre solo uno su cinque (20 per cento) di quelli veri è rimasto ricoverato per così poco tempo. Insomma, nulla di male a guardare Grey's Anatomy e ad affezionarsi ai personaggi, ma l'importante è rendersi sempre conto che si tratta di una serie televisiva e che la realtà è ben diversa da quella rappresentata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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