"Ho avvisato i soccorsi ​ma non mi hanno creduto"

L'incredibile testimonianza di Quintino Marcella, titolare di un ristorante a Silvi. È lui che ha ricevuto la prima richiesta di aiuto

"Ho avvisato i soccorsi ​ma non mi hanno creduto"

"Ho ricevuto una telefonata dal mio cuoco tramite Whatsapp che era lì in vacanza con la moglie e i bambini di 6 e 8 anni. Mi ha detto: è venuta una valanga l'albergo non c'è più, sparito, sepolto. Noi siamo in due, qua fuori, chiama i soccorsi, chiama tutti. Io tramite il centro la polizia riesco a mettermi in contatto con il centro di coordinamento della prefettura. La signora mi risponde in maniera "particolare": "Guardi ho chiamato due ore fa l'albergo ed era tutto a posto". A quel punto Quintino spiega di aver detto che il suo cuoco non scherzava, che era serio, ma "lei non ha voluto prendere sul serio la mia versione". È l'incredibile testimonianza di Quintino Marcella, titolare di un ristorante a Silvi. È lui che ha ricevuto la prima richiesta di aiuto da uno dei sopravvissutti alla slavina che ha colpito l'hotel Rigopiano. Soltanto dopo due ore hanno preso sul serio la sua chiamata. "Dopo mi hanno creduto.

Mi hanno fatto le domande. Io sentivo il mio amico via messaggi...continuava a dire aiuto e che "gli altri sono tutti morti", ma io non so se è vero. Purtroppo la macchina dei soccorsi è partita con due ore di ritardo".

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