La Huawei technologies è finita sotto la lente d'ingrandimento delle autorità federali statunitense che sospettano un furto di segreti commerciali. Ci sarebbe stato, secondo le autorità americane, un furto di segreti commerciali americani: stiamo parlando di una tecnologia robotica utilizzata dalla T-Mobile per testare i propri smartphone. L'azienda cinese se ne sarebbe impossessata riferisce La Repubblica, nonostante non ci sia stata una conferma ufficiale del governo statunitense.
L'azienda cinese, un colosso che vale 100 miliardi di dollari, sembra stia iniziando a crollare sotto le accuse degli Stati Uniti d'America. Soltanto qualche mese fa fu arrestata la figlia del fondatore, Meng Wanzhou che venne successivamente rilasciata su cauzione. Aveva infatti violato l'embargo verso l'Iran. Un alto dirigente aziendale è stato arrestato in Polonia dopo aver spiato i piani di Varsavia per conto della Cina, l'azienda ha dunque immediatamente preso le distanze dal manager. Quella che si sta creando è una vera e propria guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, tanto che la stessa Huawei si trincera dietro un secco no comment ed in passato aveva ammesso che i suoi dipendenti spesso ricorrevano a metodi poco ortodossi. Quest'indagine prende piede già nel lontano 2014, quando i dipendenti del colosso cinese avrebbero fatto troppe domande sulla tecnologia che T-Mobile usa per testare gli smartphone.
Successivamente un dipendente avrebbe ammesso quanto accaduto, dicendo che avrebbe spiato il robot dell'azienda di telecomunicazioni americana soltanto per dare una mano al reparto "ricerca" dei cinesi che stavano in quel periodo sperimentando un proprio robot.L'indagine del Dipartimento di Giustizia è chiamata dunque a controllare se ciò sia avvenuto davvero o se sia soltanto paura degli States nei confronti di un colosso come quello cinese.
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