I fondi di investimento, oltre a rappresentare i «salvadanai» a cui i risparmiatori affidano denaro e sogni), possono favorire la ripresa dell'economia, finanziando le infrastrutture di cui il Paese necessità. «I fondi nel resto del mondo investono circa il 25% del loro patrimonio in strumenti illiquidi», sottolinea l'ad di Arca Sgr, Ugo Loser (in foto) , ricordando che l'industria del risparmio italiana dispone a oggi di un patrimonio superiore ai 1.500 miliardi. «Qualora questi importi venissero investiti, attraverso prodotti previdenziali o altri strumenti, con un'ottica di medio/lungo periodo, nelle infrastrutture necessarie per lo sviluppo, ne avrebbe beneficio il sistema Paese con effetti positivi evidenti sulla crescita».
Dottor Loser, la previdenza integrativa italiana è molto piccola, cosa occorre per rilanciare questo importante settore?
«Da un lato è necessario dare maggiore consapevolezza della situazione previdenziale ai singoli con la consegna della busta arancione, quindi fare informazione e formazione agli individui affinché percepiscano l'importanza di affrontare da subito il problema della scarsa adeguatezza della pensione pubblica. Dall'altro, il legislatore dovrebbe intervenire con misure fiscali e regolamentari a sostegno del sistema, come è avvenuto negli altri Paesi».
Il governo di Matteo Renzi, intanto, ha dato la possibilità di «riscuotere» il Tfr in busta, ottenendo un aumento dello stipendio, qual è però il contraccolpo sulla propria previdenza complementare?
«Per il lavoratore dipendente il Tfr è la fonte primaria per il secondo pilastro. Rappresenta circa il 7% del reddito lordo che, in caso di accordi aziendali, può dare diritto a ulteriori contributi. Il dipendente che destina il Tfr al fondo pensione accantona un reddito futuro nel modo fiscalmente ottimale e risparmia senza sacrificare il reddito corrente».
La priorità resta però risollevare subito i consumi delle famiglie, crede funzionerà?
«Tutto aiuta, ma non sarà certo questa la misura determinante».
Fino a quale livello di reddito conviene prelevare il Tfr?
«Se si chiede il Tfr in busta paga è bene sapere che dal punto di vista fiscale si è penalizzati già con un reddito superiore ai 15mila euro.
Il Tfr nel fondo pensione, invece, è un risparmio che può generare rendimenti e che sarà tassato al momento del pensionamento con un'aliquota che, nell'ipotesi di lunga permanenza nel fondo pensione, è circa la metà del Tfr lasciato in azienda».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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