Ikea, arrestati padre e figlia per un malinteso: non avevano pagato dei coperchi

Le scuse di Ikea su Twitter: "Privilegiamo sempre il dialogo e ci rincresce sinceramente per questa situazione. Ci impegniamo a ritirare la nostra denuncia e presentiamo le nostre scuse"

Ikea, arrestati padre e figlia per un malinteso: non avevano pagato dei coperchi

Arrestati per il "furto" di... quattro coperchi per i barattoli. È successo a Strasburgo e a raccontare l'accaduto su Twitter è stata la stessa protagonista della vicenda, Émilie Guzzo.

In compagnia del padre, Émilie era andata in uno dei negozi Ikea della zona per acquistare dei barattoli che aveva visto sul sito dell'azienda. Doveva esserci una promozione davvero vantaggiosa, perché all'arrivo in negozio la donna ne trova pochissimi sugli scaffali, ma per sua fortuna, o sfortuna visto cosa è successo dopo, è riuscita a trovarne quattro chiusi con un coperchio.

Per accorciare i tempi, padre e figlia si recano per il pagamento alle casse veloci. Passano gli oggetti, pagano e stanno per andare via quando vengono fermati dall'agente di sicurezza che li avvisa che alcuni articoli non sono stati scansionati al momento del pagamento.

Ai due viene spiegato che i coperchi non fanno parte dei barattoli e che vanno pagati separatamente. Padre e figlia si sono gentilmente scusati e hanno chiarito che si era trattato solo di un malinteso e che avrebbero subito provveduto al pagamento.

Poteva concludersi lì, ma l'agente ha insistito per chiamare il suo direttore che ha subito accusato i due di essere dei ladri. Allertata la polizia, i due sono stati portati in commissariato con l'accusa di "furto organizzato", racconta Émilie.

Dopo tre ore trascorse in cella, il provvidenziale arrivo di un altro agente, disponibile ad ascoltare le spiegazioni dei due, ha fatto sì che la donna e suo padre venissero liberati.

"Privilegiamo sempre il dialogo e ci rincresce sinceramente per questa situazione - ha twittato Ikea France -. Ci impegniamo a ritirare la nostra denuncia e presentiamo le nostre scuse".

Scuse sicuramente ben accette, ma un po' discutibili almeno sulla prima parte.

Il "dialogo" probabilmente avrebbe aiutato ad evitare il malinteso.

Scampato il pericolo, Émilie ci ironizza su: "Fate attenzione alle casse, passate bene i vostri articoli e non dimenticate che potete andare in custodia cautelare per dei barattoli".

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