Indiano impazzisce e prende a sprangate il Crocifisso in strada. Poi mette a soqquadro il bar in cui si era rifugiato, aggredendo i vigili urbani che erano arrivati nel locale pubblico per ricondurlo alla ragione.
È stata un pomeriggio di follia quella di ieri nella piazza di Carinaro, piccolo borgo dell’agro aversano in provincia di Caserta. Un uomo, immigrato di cittadinanza indiana, ha brandito una spranga e s’è scagliato con violenza contro il Crocifisso istallato in strada. L’ha colpito con sdegno irrazionale, più e più volte, inveendo e gridando frasi senza senso. Poi s’è rifugiato nel deposito di un bar, dove ha continuato la sua opera di distruzione, prendendosela con le scorte di liquori e bevande custodite nel piccolo locale.
Sul posto sono immediatamente arrivati i carabinieri. Prima di loro, erano intervenuti i vigili urbani che poco e nulla erano riusciti a fare contro la furia immotivata dell’immigrato. I militari hanno arrestato l’uomo e messo in condizioni di non nuocere, l’immigrato è stato trasferito al pronto soccorso del vicino ospedale di Aversa. Nella furia dell’assalto, infatti, era arrivato a procurarsi da solo numerose ferite.
Non è il primo episodio di intolleranza religiosa nell’area nord della Campania e in provincia di Caserta in particolare. A luglio scorso era stata letteralmente decapitata una statua ritraente papa Giovanni Paolo II a Villa Literno. Qualche anno fa, invece, venne deturpata, con scritte blasfeme e disegni ingiuriosi una statua di Padre Pio a Mondragone. Un episodio che scosse la cittadinanza e i tanti devoti del Frate di Pietrelcina, una cui statua – a Napoli – venne pure decapitata a gennaio di quest’anno.
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