La battaglia ora si sposta sull'impeachment. La decisione di Sergio Mattarella di non dare il via libera a Paolo Savona all'Economia, con la conseguente crisi di governo scaturita dal "naufragio" del governo Conte, ha scatenato l'ira di M5S, Lega e - a sorpresa - Fratelli d'Italia. È stata proprio la Meloni ad aprire le danze, ipotizzando per prima una possibile messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica. Seguita, a ruota, da Luigi Di Maio che con una telefonata in diretta a Fabio Fazio ha sposato l'ipotesi avanzata dalla leader di FdI.
Il fantasma dell'impeachment ha così spaccato la politica italiana. Se Silvio Berlusconi condanna le sfuriate grilline (ma si dice pronto alle elezioni), i grillini tirano dritto. Il Pd, invece, è già salito sul carro di Carlo Cottarelli e si schiera al fianco del Colle. Pure l'Anpi ha fatto cerchio attorno al Quirinale. E, mentre l'Anm vede ipotesi di reato negli "attacchi violenti e irresponsabili ricevuti dal presidente della Repubblica", c'è qualcuno che già pensa a presentare un esposto contro Meloni e Di Maio per "vilipendio" contro il capo dello Stato.
"Nelle prossime ore - annuncia in una nota il verde Angelo Bonelli.
- chiederemo alla magistratura, tramite un esposto, di verificare se Di Maio e la Meloni, avendo accusato Mattarella di alto tradimento, abbiano commesso il reato di vilipendio nei confronti del Capo dello Stato, ai sensi dell'art. 278 Codice penale che recita testualmente: 'Chiunque offende l'onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque annì".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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