Imprenditore condannato per aver pulito il suo terreno dalle erbacce

All'isola del Giglio, un imprenditore che ha trasformato un terreno abbandonato in un'azienda vinicola modello, è stato condannato per aver estirpato le erbacce

Imprenditore condannato per aver pulito il suo terreno dalle erbacce

Imprenditore rischia la galera per aver ripulito il suo terreno dalle erbacce. Un terreno all'Isola del Giglio su cui è nata una vigna modello che produce novemila bottiglie l’anno, vendute per metà in Italia e per l’altra metà esportate all’estero e molto ricercate.

Francesco Romano Carfagna, 66 anni, è stato condannato dal tribunale di Grosseto, con un decreto penale (quindi senza dibattimento) con l'accusa di lottizzazione abusiva a scopo edilizio. Francesco deve pagare al più presto 8 mila euro, che possono essere ridotti a 5 mila con l’aggiunta di 11 giorni di carcere. Perché la legge, che il giudice ha applicato, prevede che se un terreno fa parte di un parco naturale, come nel caso del vigneto di Carfagna (in tutto tre ettari) non si possono togliere neppure le erbacce senza permesso.

Il suo non è neppure un caso isolato. Per questo Carfagna ha ingaggiato una battaglia per ottenere la modifica di una legge che ritiene ingiusta.

Come riporta il Corriere della Sera, nel frattempo ha ricevuto anche una lettera "molto cortese e di interesse per il mio caso" dal segretario del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina.

"Il mio è un caso paradossale, che suggerisce una riflessione riguardo la reale adeguatezza degli indirizzi della tutela del paesaggio e alla natura dell’oggetto da proteggere", sottolinea l'imprenditore.

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