Inchiodato dalle testimonianze dei migranti, scafista condannato. Il gup del tribunale di Salerno ha inflitto sei anni di carcere al 28enne Pius Austin, liberiano, con il capo d’imputazione di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’uomo fu arrestato, nel luglio scorso, subito dopo lo sbarco al porto di Salerno della nave Vos Prudence su cui erano stati soccorsi e imbarcati ben 934 migranti. Tre di loro, già nelle ore immediatamente successive all’approdo, indicarono nel 28enne africano il loro aguzzino. Lo avevano accusato senza mezzi termini: era stato lui a “badare” al gruppo, a organizzare la loro permanenza in Libia prima della traversata e a gestire, tra sevizie e violenze, il viaggio della speranza.
Secondo gli inquirenti, lo straniero - detenuto da luglio - non sarebbe stato nemmeno alla prima esperienza da "caronte" tra Africa e Italia. Anzi, il 28enne con un passato da pugile che aveva appeso i guantoni al chiodo per intraprendere la carriera più remunerativa di scafista, sarebbe riuscito a farne un lavoro.
Il liberiano però, come riporta il quotidiano La Città di Salerno, s’è difeso spiegando ai magistrati che il suo ruolo sarebbe stato molto più marginale, limitato semplicemente a far da ponte tra i migranti e il personale di soccorso. Si trovava lì, ha raccontato, perché era bravo nel parlare inglese, così avrebbe potuto farsi capire e dare una mano durante le operazioni di sbarco. Una spiegazione, però, che non ha convinto i magistrati salernitani.
Lo sbarco
costato caro al 28enne liberiano, avvenne al Porto di Salerno intorno alle sette della mattinata del 14 luglio dell'anno scorso. Tra i migranti soccorsi c'era anche una donna in stato interessante che era entrata in travaglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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