Studentessa incinta a Verona Portata in Pakistan per abortire

I genitori hanno costretto la figlia diciottenne ad interrompere la gravidanza. Ha chiesto aiuto alle amiche su WhatsApp

Studentessa incinta a Verona Portata in Pakistan per abortire

Una storia terribile. Una ragazza di 18 anni originaria del Pakistan che viveva da qualche tempo a Verona è stata prelevata dai suoi genitori e portata in Pakistan dove è stata costretta ad abortire. Farah ha dovuto rinunciare al suo bambino che sarebbe nato da qui a qualche mese e che sarebbe stato il frutto di una storia portata avanti con un ragazzo italiano. Dopo il caso Sana, la ragazza uccisa perché non voleva lasciare il suo fidanzato italiano, ancora orrore figlio di una cultura incivile. A denunciare quanto accaduto sono state le compagne di scuola della ragazzina che hanno rivelato la vicenda a l'Arena.

Su WhatsApp i messaggi alle amiche: "Mi hanno fatto una puntura e hanno ucciso il mio bambino. Mio padre vuole che mi sposi qui". Farah è iscritta all'ultimo anno dell'istituto professionale Sanmicheli di Verona. Qualche mese fa è rimasta incinta. Poi la decisione improvvisa dei genitori che a gennaio hanno deciso di portarla in Pakistan da cui non ha più fatto ritorno.

" Mi hanno sedato, legato a un letto e costretto ad abortire", avrebbe raccontato alle sue compagne con alcuni messaggini. Adesso sulla vicenda sta indagando al Digos. Infine sulla vicenda di Farah è intervenuto anche Matteo Salvini: "Per gli islamici che trattano le donne come esseri inferiori, in Italia non c'è spazio".

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