Indonesia, stuprata dal fratello abortisce e finisce in carcere

È successo in Indonesia dove l'aborto è permesso solo se la vita della donna è a rischio

Indonesia, stuprata dal fratello abortisce e finisce in carcere

Stuprata dal fratello e poi condannata a sei mesi di carcere per aver abortito. Protagonista di questa tragica storia una ragazza di 15 anni. È successo in Indonesia dove l'aborto è permesso solo se la vita della donna è a rischio o, in determinate circostanze, se viene violentata.

"La ragazza è stata accusata in base alla legge sulla protezione dei minori per aver abortito", ha detto a Afp il portavoce del tribunale distrettuale di Muara Bulian, sull'isola di Sumatra. Il fratello è stato condannato a due anni per violenza sessuale. La ragazza è stata vittima del fratello maggiore per ben otto volte e ha abortito quando era già a sei mesi di gravidanza.

La polizia ha arrestato i due fratelli in giugno dopo che un feto è stato scoperto in una piantagione di olio di palma vicino al villaggio di Pulau nella provincia di Jambi.

I due sarebbero stati quindi convolti nella pratica Le autorità sanitarie internazionali e le associazioni in difesa dei diritti umani hanno a lungo criticato le leggi sull'aborto in Indonesia, spiegando che portano a un aumento delle interruzioni di gravidanza illegali.

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