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Ha abusato di 41 bimbi. Ma il pedofilo-bagnino insegnava alle elementari

Il pedofilo 57enne era già stato in carcere due volte. Ma nonostante i suoi trascorsi era stato prima bagnino, insegnante di educazione fisica in una scuola elementare e istruttore di pallavolo nei centri sportivi

Ha abusato di 41 bimbi. Ma il pedofilo-bagnino insegnava alle elementari

Sarebbero almeno 41 le bambine, di età compresa tra i 6 e i 14 anni, rimaste vittima degli abusi di un pedofilo milanese di 57 anni, per cui il tribunale di Milano ha disposto la sorveglianza speciale. Violenze commesse nel giro di diversi anni, mentre l'uomo lavorava come bagnino nella piscina di un albergo ligure o come insegnante di educazione fisica in alcune scuole elementari in Toscana. Di recente, poi, l'uomo aveva iniziato ad usare anche i social network, adescando le sue giovani vittime in diverse province italiane, tra cui Milano, Gorizia, Viareggio, Firenze, Pistoia, Carrara e La Spezia.

La prima denuncia contro il pedifilo risale al 1997, quando svolgeva il lavoro di bagnino. Lì, secondo quanto riportano le agenzie, aveva abusato una bambina, approfittando della distrazione dei genitori. Negli anni successivi, l'uomo era diventato insegnante di educazione fisica di scuola elementare, dove aveva circuito e sottoposto ad abusi diverse sue alunne, facendo vedere loro video pornografici e riprese in cui lui si masturbava. Inoltre, approfittava del suo ruolo per palpare le allieve, con la scusa di far vedere il modo corretto di svolgere gli esercizi. Per questo, venne condannato una prima volta a 8 anni di reclusione e all'interdizione dall'insegnamento, rimanendo in carcere fino al 2005.

Ma, una volta libero, aveva iniziato nuovamente ad adescare ragazzine, questa volta usando i social, tra cui Facebook, Instagram e più recentemente TikTok, usando falsi profili con cui si fingeva adolescente. Dopo questi fatti, venne nuovamente detenuto fino al 2009 ma, una volta uscito dal carcere e ristabilitosi a Milano, ricominciò a "collezionare" abusi. Nel capoluogo lombardo, infatti, trovò lavoro come istruttore di pallavolo in alcuni centri sportivi, adescando nuovamente giovani vittime. Così, rientrò nuovamente in carcere, dove si trova tuttora.

Ora, su proposta del questore, il Tribunale di prevenzione di Milano ha disposto la sorveglianza speciale per il pedofilo: nei suoi confronti sono state adottate le prescrizioni di mantenersi a una

distanza di almeno 500 metri dai luoghi abitualmente frequentati da minorenni come asili, scuole, parchi giochi ed impianti sportivi e di non comunicare con persone minorenni con nessun mezzo, inclusi i social network.

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