Le insidie della rete, come smascherare le fake news

Il governo italiano a breve varerà alcune iniziative per combattere la disinformazione e contribuire a far crescere l’educazione digitale, ecco alcuni consigli

Le insidie della rete, come smascherare le fake news

Nei giorni scorsi l’Ocse, nel suo rapporto sulla comunicazione pubblica, ha rilanciato l’allarme fake news, puntando il dito contro i governi, che sarebbero incapaci di arginare contenuti di dubbia autenticità che circolano in Rete in modo virale, e di veicolare messaggi coerenti e di pubblica utilità ai cittadini. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, Giuseppe Moles ha annunciato che il Governo italiano a breve varerà alcune iniziative per combattere la disinformazione e contribuire a far crescere l’educazione digitale.

L’emergenza fake news e la strategia europea

Ogni giorno siamo travolti da valanghe di notizie, alcune vere altre false. Distinguere quali sono le informazioni delle quali ci possiamo fidare non è sempre facile ma è una abilità che possiamo imparare con la pratica, aspettando che le piattaforme e i governi facciano la loro parte.
La revisione del Codice di condotta Ue contro le fake news, prevista per marzo, sta richiedendo più tempo. Lo ha riferito Bruxelles in una nota sul lavoro fatto dalla Commissione europea e dalle Big Tech per definire"misure urgenti" da inserire nel codice di condotta contro la disinformazione "senza precedenti" sulla guerra in Ucraina, anche in materia di diritti fondamentali.

L’infodemia e i consigli per destreggiarsi

L’epidemia sanitaria ha spinto molte istituzioni a cercare di fornire ai cittadini degli indicatori utili per destreggiarsi nella “infodemia” - la grande abbondanza di informazioni non verificate che rende difficoltoso discernere le fonti affidabili.
Spesso nelle notizie false non vengono citate le fonti o vengono attribuite a nomi di esperti inventati e a istituti di ricerca inesistenti e le fake news vengono veicolate su profili social finti. Per cercare di riconoscerle, è fondamentale leggere tutte le notizie facendo uso del proprio spirito critico; non accontentarsi del primo grado di lettura, ma porsi domande, informarsi sull’autore della notizia e sulle sue competenze, cercare riscontri in altre fonti, verificare sempre la data alla quale si riferiscono le informazioni. Il Covid e la guerra in Ucraina insegnano che le conoscenze possono
cambiare nel corso di pochi giorni e diventare vecchie molto rapidamente. È anche rilevante accertarsi della veridicità delle immagini perché potrebbe trattarsi di un fotomontaggio, di una foto vecchia o che ritrae una cosa diversa da quella di cui parla la notizia. Per verificare l'origine di un’immagine, uno strumento molto utile è il sito TinEye.

Attenzione ai titoli acchiappaclick

Bisogna avere spirito critico anche di fronte ai messaggi che parlano di successi e scoperte eccezionali, o di risultati tragici senza concreti dati a supporto. Di frequente le fake news hanno titoli creati appositamente per ottenere click. Grande attenzione va prestata anche alle URL dei siti di informazione, che vengono spesso storpiate per renderle credibili a un occhio poco attento.

Inoltre, un sito di informazione fatto in maniera molto “amatoriale”, con formattazioni anomale e pieno di errori di battitura, potrebbe essere un sito che diffonde fake news. La notizia letta in un contenitore di questo tipo va cercata e verificata altrove, altrimenti meglio sospendere il giudizio e non condividerla su nessuna piattaforma e in nessuna chat.

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