Insulta vigilessa perché pugliese: 10mila euro di risarcimento

In val di Fassa, un automobilista multato si sarebbe rivolto alla vigilessa in ladino accusandola di non parlare la lingua del posto: condannato

Insulta vigilessa perché  pugliese: 10mila euro di risarcimento

È stato condannato in primo grado a 10.000 euro di risarcimento e tre mesi di reclusione per aver insultato una vigilessa in servizio. Protagonista della vicenda un imprenditore della val di Fassa, in Trentino.

Nel 2017, l'uomo è stato multato dall'agente per aver parcheggiato in modo errato. L'automobilista, giunto sul posto poco dopo, si sarebbe rifiutato di mostrare i suoi documenti. Così, come riporta Il Messaggero, tra la vigilessa e il proprietario dell'auto è nata una vera e propria discussione: l'uomo si sarebbe rivolto all'agente in ladino, accusandola di non parlare la lingua del posto. La donna infatti è originaria della Puglia.

Non solo, l'automobilista avrebbe anche accusato l'agente di fare un lavoro che sarebbe

dovuto essere assegnato a una persona del posto. L'uomo si sarebbe poi allontanato senza pagare la multa.

E il suo caso è finito in tribunale: ora la condanna in primo grado con risarcimento e reclusione.

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