Intervistato il figlio di Preiti, polemica: "Ha solo 11 anni"

Il video è andato in onda su diverse emittenti, contro le regole deontologiche. Il garante dei minori: "Comportamento inaccettabile". L'Odg minaccia sanzioni

Intervistato il figlio di Preiti, polemica: "Ha solo 11 anni"

Cosa può saperne un bambino di undici anni di cosa passa per la testa del padre che, in un gesto disperato, spara contro i carabinieri? A volte, presi dalla voglia di raccontare, di "portare a casa l'intervista" non si pensa, prima di accendere una telecamera e porgere un microfono, se il video che si sta per realizzare aggiunga davvero qualcosa alla storia. Così su diverse reti è andato in onda un filmato in cui i giornalisti chiedevano al figlio di Luigi Preiti come stava e com'era il rapporto con il padre.

L'inquadratura di spalle, il cappuccio e il "bollino" che ne rendeva irriconoscibile il volto non bastano però a celare l'identità del piccolo, né a tutelarlo in una vicenda che lui, a 11 anni, non può capire. "La madre aveva dato la sua approvazione all'intervista", sostengono i giornalisti. Ma non basta: "Il bambino non va intervistato o impegnato in trasmissioni televisive e radiofoniche che possano lederne la dignità o turbare il suo equilibrio psico-fisico, né va coinvolto in forme di comunicazioni lesive dell’armonico sviluppo della sua personalità, e ciò a prescindere dall’eventuale consenso dei genitori", stabilisce la Carta di Treviso, il codice deontologico a tutela dei minori adottato dall'Ordine dei giornalisti nel 1990.

La polemica è scoppiata immediatamente. Sui social network si grida allo "sciacallaggio" mediatico e si condanna fortemente i media che hanno mandato in onda il filmato. "È inaccettabile il comportamento di certa stampa che in preda a una irresistibile ricerca di spettacolarizzazione della notizia rischia di strumentalizzare il ruolo di un minorenne in una vicenda drammatica come quella della sparatoria di ieri davanti Palazzo Chigi", ha detto Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Dura condanna anche da Enzo Iacopino: "Ti volio bene, papà. Per registrare questa dichiarazione sorprendente (!), si piantona la casa di un ragazzo di 11 anni. Lo si intervista, forse convinti di aver fatto uno scoop.

Ne viene fuori, invece, solo un modo di fare informazione che sento estraneo al mio cuore, ancor prima che alle regole elementari della professione", scrive su Facebook il presidente dell'Ordine dei giornalisti, che ha chiesto agli Ordini regionali "di aprire fascicoli disciplinari a carico di quanti, a qualunque titolo, abbiano sollecitato, promosso, realizzato e trasmesso l’intervista".

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