Sbarca un'altra ong: oltre 300 clandestini a Taranto

Geo Barents ha ottenuto il porto di Taranto per lo sbarco dei migranti e con un tweet si è lamentata dell'attesa in mare per 5 giorni

Sbarca un'altra ong: oltre 300 clandestini a Taranto

Da un po' di tempo, le navi delle ong avanzano pretese sul nostro Paese. Vorrebbero decidere loro quando e dove sbarcare i migranti e alzano la voce quando l'Italia tarda ad aprire un porto. Tra tutti i Paesi dell'area mediterranea, il nostro Paese è quello che concede più frequentemente i suoi porti alle navi delle organizzazioni non governative, oltre ad accogliere i migranti che sbarcano autonomamente. La nave Geo Barents della ong di Medici senza frontiere si era già posizionata davanti alle coste della Sicilia, forse sperava di ottenere il porto sicuro ad Augusta ma, anche stavolta, è stata dirottata su Taranto. I porti della Sicilia sono già oberati di lavoro con i migranti che arrivano con le carrette del mare e, negli ultimi giorni, con quelli che vengono smistati da Lampedusa.

Il porto Augusta, al pari di quello di Porto Empedocle e di Pozzallo, è uno di quelli in cui le navi militari stanno trasbordando i 2000 migranti che nei giorni scorsi si trovavano ammassati nell'hotspot di Lampedusa. Ad Augusta è stato previsto lo sbarco di 400 stranieri con la nave San Marco ed era impensabile che venisse concesso lo stesso porto alla ong, che a bordo ne ha altri 314. Già nelle scorse settimane, per gli stessi motivi, la Geo Barents era stata fatta sbarcare a Taranto e c'erano state lamentele da parte dell'equipaggio, che lamentava l'eccessiva lontananza del porto pugliese rispetto all'area in cui la nave aveva arbitrariamente deciso di aspettare la concessione di un porto. Anche stavolta, l'organizzazione ci ha tenuto a sottolineare che "è a circa 27 ore dalla nostra posizione attuale".

"Dopo quasi 5 inutili giorni di attesa, i nostri 314 sopravvissuti sbarcheranno nel porto di Taranto in Italia! Che sollievo dopo tutte le esperienze traumatiche che hanno vissuto", ha twittato Medici senza frontiere. La ong chiama "inutili giorni di attesa" il tempo che un Paese, teoricamente sovrano, si prende per decidere se concedere l'ingresso in un suo porto di una nave straniera (batte bandiera norvegese) con a bordo 314 migranti senza documenti e di provenienza non sicura.

La situazione in Italia è evidentemente fuori controllo e lo dimostra anche quanto accaduto a Lampedusa. "È a dir poco vergognoso quanto sta avvenendo. Per le sinistre il problema si pone solo quando gli immigrati attendono di sbarcare. Quando invece risulta evidente l'insostenibilità dell'accoglienza tacciono", accusano i deputati di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli ed Emanuele Prisco. Intanto non si percepiscono movimenti tangibili nelle operazioni di smistamento dei migranti in Europa, come era stato annunciato.

"Lampedusa è l'esempio di come si debbano bloccare ulteriori arrivi incontrollati e del fallimento del Ministro Lamorgese che un giorno grida alla vittoria in sede Ue e il giorno dopo davanti alle nostre richieste circa gli esiti concreti di accordi non meglio dettagliati si limita a trasferire gli immigrati verso altre località italiane rendendo evidente come l'entusiasmo

sbandierato solo poche settimane fa sia l'ennesima beffa", concludono Montaruli e Prisco, sottolineando che a farne le spese sono sempre gli operatori delle forze dell'ordine, costretti a lavorare in condizioni critiche.

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