Ora arrivano le denunce. Per chi si oppone alla decisione dell'Ue di aprire all'importazione senza dazi di olio tunisno, arriva la scure delle minacce tunisine. L'associazione tunisina Forza Tounes, infatti, ha "denunciato la campagna di denigratoria condotta da alcuni media italiani, pubblici e privati, contro l'olio d'oliva tunisino". A prendere questa dura posizione è stato il presidente dell'assocazione, Souhail Bayoudh, che ha anche criticato la passività del governo tunisino.
Si parla, ovviamente, della decisone dell'Ue di aprire ad una una quota aggiuntiva di 35mila tonnellate in più all'anno da qui al 2017. Senza dazi. Una decisione, hanno denunciato i coltivatori italiani, che "non aiuta i produttori tunisini, fa male a quelli italiani e rischia di aumentare le frodi e i danni per i consumatori".
L'associazione tunisina ha anche annunciato di voler lanciare una contro campagna dal nome ''L'olio come il pesce, non ha nazionalità'', in difesa dell'importazione di olio tunisino.
Il suo presidente Bayoudh inoltre chiede le dimissioni dei ministri del Commercio e dell'Agricoltura tunisini "per la passività dimostrata in rapporto alla vicenda". Poi ha anche invitato il governo di Tunisi a richiamare l'ambasciatore d'Italia per presentare proteste formali contro la ''campagna immorale e aggressiva'' definita la "IV guerra punica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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