"Io sono il nuovo Maometto": uccide la madre e lo assolvono

Hocine Bonacci, 34enne di origine algerina, uccise la madre spaccandole la testa in terra. Assolto perché incapace di intendere e di volere. Dice: "Sono Maometto"

"Io sono il nuovo Maometto": uccide la madre e lo assolvono

Una voce nella sua testa gli diceva: sei tu il futuro dell'islam, devi uccidere tutti quelli che ostacolano il suo cammino. E lui, Hocine Bonacci, 34enne di origine algerina, ha ucciso la madre spaccandole la testa in terra. All'avvocato Patrizia Ostuni continua a chiedere: "I giornali e i miei fratelli hanno capito che io sono il nuovo Maometto?".

Pazzo. È questa la diagnosi fatta dalla perizia psichiatrica richiesta dal giudice del tribunale di Milano che lo ha assolto perché "Incapace di intendere e di volere". Eppure la sua furia omicida è stata tremenda e segnala, oltre alla follia, una certa dose di radicalizzazione islamica. Quella maledetta notte Hocine stava ascoltando le sure del Corano sulle cuffie. Come colto da un raptus, o da una indicazione di Allah, va nella stanza della madre 64enne, la prende per i capelli, la trascina in soggiorno e le sfonda la testa picchiandola forte sul pavimento della casa. Poi si accanisce su di lei, agonizzante, strappandole via l'orecchio.

Una furia omicida folle. Giustificata dalla voce nella sua testa che lo convince di essere il messaggero di Allah. I vicini chiamano la polizia, che quando interviene trova il killer alla porta completamente macchiato di sangue. Hocine prova a coprire il corpo della madre "cercando di continuare a colpirla in una sorta di trance". Arrestato, viene giudicato a Milano. Nei giorni scorsi il giudice lo ha assolto perché incapace di intendere e di volere ma per la sua pericolosità sociale lo ha obbligato a 10 anni nel Rems, il residence per l'esecuzione delle misure di sicurezza che una volta realizzavano gli ospedali psichiatrici.

Il passato del killer-Maometto, nato da madre algerina e padre italiano, quindi con doppio passaporto, è fatto di droga e rapine. Nel 2008 rimedia un obbligo di dimora a casa dalle 21 alle 7 del mattino, ma - come scrive Libero - riesce comunque ad andare in Algeria dove il suo problema psichiatrico non fa che peggiorare. Sparito nel giugno del 2013, ricompare in Italia nel 2016 ( a febbraio riesce addirittura a farsi una carta di indentità a suo nome). Poi il 24 ottobre dello stesso anno compie l'orrendo omicidio.

La cosa assurda, scrive Libero, è che "dopo l'incidente probatorio che ha certificato la sua condizione psichica, il gip ha disposto il rinvio a giudizio e la misura provvisoria di sicurezza in un Remps. Ma poiché non c'era posto ne ha ordinato la scarcerazione fino a processo".

Capito? Questo è matto, ammazza la madre spaccandole la testa, crede di essere Maometto e il gip che fa? Lo scarcera. Per fortuna da San Vittore hanno spinto affiché finisse nella struttura del Rems dove si trova ancora e passerà i prossimi 10 anni.

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