Ior, arrestato un alto prelato di Salerno. In manette anche uno 007 e un broker

In manette per truffa e corruzione: avrebbero cercato di far rientrare 20 milioni di euro dalla Svizzera. L'indagine è un filone autonomo dell'inchiesta sulla banca vaticana

Ior, arrestato un alto prelato di Salerno. In manette anche uno 007 e un broker

Ancora uno scandalo allo Ior, al centro delle attenzioni di Papa Francesco. Sono stati arrestati questa mattina l'alto prelato di Salerno, mons. Nunzio Scarano, il funzionario dei Servizi segreti, Giovanni Maria Zito, e il broker finanziario, Giovanni Carenzio, indagati per truffa e corruzione dalla procura di Roma.

Si tratta di un filone autonomo della più ampia inchiesta sulla banca vaticana. Gli arresti sono stati condotti dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza. Secondo quanto è emerso, l’inchiesta riguarda una serie di atti di corruzione per far rientrare in Italia dalla Svizzera 20 milioni di euro di proprietà di alcuni amici del monsignore a bordo di un jet privato. Per questo Zito avrebbe ricevuto 400 mila euro.

Scarano, responsabile del servizio di contabilità analitica dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa) - l’organismo che gestisce i beni della Santa Sede - era già indagato per il riciclaggio di 10 milioni di euro dalla procura di Salerno.

Sacerdote dal 1987, prima di prendere i voti è stato funzionario alla Banca d'America e alla Banca d'Italia. È stato sospeso cautelativamente dal Vaticano dal suo incarico nei giorni scorsi proprio per la vicenda di ricettazione di cui ha sempre negato ogni addebito.

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