Sempre più in aumento il lavoro di accoglienza dei richiedenti asilo per l'Italia. Secondo l'Easo, l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo, tra il 2015 e il 2016 le richieste d'asilo in Italia sono aumentate del 47 per cento, attestandosi intorno alle 123 mila unità. Un boom di richieste dovuto soprattutto al massiccio afflusso di immigrati nigeriani. Ma è il numero globale di aspiranti rifugiati ad essere aumentato. L'Easo ha calcolato che nel 2016 hanno chiesto asilo in tutta Europa 1.291.785 persone: vuol dire che una domanda su 10 è stata presentata in Italia.
E proprio l'Italia è al centro dell'attenzione dell'Easo, consapevole che il nostro Paese è il più colpito dal pressing migratorio. Il problema dell'Italia è che "molte persone non sono idonee al ricollocamento" tra gli Stati membri dell'Ue: dunque a farsene carico dovrebbe essere il Belpaese, a cui l'Ufficio europeo chiede di aumentare il numero dei centri di identificazione.
Tra le categorie di rifugiati non ricollocabili ci sono proprio i nigeriani. Di qui la necessità da parte del governo Gentiloni di attivarsi in Europa per ricevere la solidarietà degli altri Paesi Ue attraverso l'adozione di un meccanismo di redistribuzione dei rifugiati: un proposito che nessuno, al momento, sembra disposto a fare proprio.
Se il nostro Paese sta facendo uno sforzo supplementare per l'accoglienza dei rifugiati, al primo posto di questa speciale classifica c'è la Germania, che ha visto un aumento esponenziale delle richieste d'asilo balzato a 745.155 unità, vale a dire circa il 60 per cento di tutte le application.
Del milione e 200 mila richieste presentate nel 2015, circa un terzo arrivano da bambini e ragazzi: 64.570 le domande di asilo da parte di minori non accompagnati. Si tratta di categorie deboli a cui l'Easo chiede uno sforzo ancora maggiore per garantirne la protezione.
Una buona fetta dei rifugiati arriva in Europa dal Mar Mediterraneo. L'Easo ha calcolato circa 500 mila ingressi irregolari proprio dal "Mare nostrum", la maggior parte dei quali dalla Libia, con tutti i pericoli legati alla tratta degli esseri umani che alimenta il mercato della prostituzione illegale. "C'è un problema con il traffico", l'ammissione dell'Easo
Il problema dei rifugiati si intreccia inevitabilmente con quello dei migranti economici. Al 4 luglio 2017, in Italia sono sbarcati circa 85 mila migranti sui 100 mila complessivi arrivati tra Italia, Grecia, Cipro e Spagna. Numeri che mettono in difficoltà il nostro Paese, a cui L'Easo chiede tuttavia uno sforzo supplementare.
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