Italiani sempre meno e più vecchi: la preoccupante previsione dell'Eurostat

Secondo l'Eurostat in Italia nel 2050 saremo 10 milioni in meno. Il ministro Costa: "Servono interventi strutturali a livello europeo". Le eccezioni di Francia e Gran Bretagna

Italiani sempre meno e più vecchi: la preoccupante previsione dell'Eurostat

Culle vuote, popolazione a picco: di questo passo nel 2050 il numero degli italiani si ridurrà dai 60,6 milioni di oggi a 51,5. Fra sessant'anni saremo ancora meno: 39 milioni. Sono i numeri di uno studio dell'Eurostat pubblicati oggi sul quotidiano "La Stampa". Le cifre sono allarmanti. È l'effetto di un progressivo calo delle nascite, un dato che peggiora di anno in anno e che potrebbe toccare il picco negativo nel 2080: 308 mila neonati. "Ci vogliono politiche strutturate", ha commentato il ministro per gli Affari regionali con delega alla famiglia, Enrico Costa. "Un intervento una tantum, anche se meritevole, non porta risultati nel medio-lungo termine". A salvare gli italiani dall'estinzione allora potrebbero essere i flussi migratori.

I numeri finora snocciolati infatti non comprendono nel conto l'apporto dei migranti. Secondo l'Ufficio statistico dell'Ue, tenendo conto dei flussi migratori, la fotografia del paese cambierebbe parecchio. La popolazione sul territorio italiano salirebbe a 67 milioni nel 2050 per assestarsi poi sui 65 milioni nel 2080. Anche il numero delle nascite crescerebbe fino a 570 mila nel 2080.

Senza flussi migratori, dice Eurostat, non solo saremo di meno, saremo anche più vecchi. A migrazione zero, l'età media degli italiani salirà a 53,2 anni nel 2080. Includendo anche i migranti l'età media resterebbe al di sotto dei 50 anni: 48,9 nel 2080. Oggi l'età media è di 44,7 anni.

"La necessità di politiche struttuali organiche e stabili a sostegno della natalità non può essere una questione lasciata ai piani nazionali dei singoli Stati dell'Ue, ma va affrontata e coordinata a livello europeo", ha spiegato il ministro Costa. La dinamica demografica delineata da Eurostat in effetti va di pari passo in tutto il continente, con poche eccezioni.

Senza tener conto della variabile migratoria, la popolazione europea calerà dai 507 milioni di oggi ai 399 del 2080. Il numero delle nasciste crollerà da 5,1 milioni a 3,6. Numeri che avrebbero effetti catastrofici anche sull'economia. Anche in questo caso la situazione migliora tenendo conto dei fenomeni migratori, con la popolazione che crescerebbe a 520 milioni nel 2080. I nuovi nati sarebbero 5,1 milioni, tanti quanti quelli dell'ultimo anno.

Le eccezioni di Francia e Gran Bretagna

Due i paesi virtuosi che vedranno la popolazione aumentare anche al netto dei flussi migratori. In Francia, secondo Eurostat, la popolazione salirebbe dai 66 milioni di quest'anno ai 69 del 2050. Nel 2080 la popolazione si assesterebbe sui 68 milioni. Stesso discorso per la Gran Bretagna. Oggi i sudditi della regina sono 64 milioni. Saranno tre in più nel 2030 e di nuovo 64 milioni nel 2080.

Per il ministro Costa questi ultimi sono numeri che devono far riflettere: "In questi paesi le politiche adottate a sostegno della famiglia sono

state improntate all'insegna della stabilità. In Italia al contrario sono state adottte misure caratterizzate da troppa incertezza: un intervento una tantum anche se meritevole, non porta a risultati nel medio lungo termine".

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