Il killer del karaoke: pentito di aver ferito innocenti, ma non di aver ucciso l'ex moglie

Domenico (Mimmo) Massari, il killer del karaoke, si è dichiarato dispiaciuto di aver ferito degli innocenti, ma non di aver ucciso la ex moglie. All'origine dell'omicidio, tra l'altro, non ci sarebbero soltanto motivi passionale, ma anche economici

Il killer del karaoke: pentito di aver ferito innocenti, ma non di aver ucciso l'ex moglie

Si è detto dispiaciuto di aver ferito degli innocenti, in particolare una bambina, ma non di aver ucciso l'ex moglie, dietro il cui assassinio non c'erano soltanto motivi passionali, ma anche economici.

Interrogato dal pm Chiara Venturi, di Savona, Domenico (Mimmo) Massari, 54 anni, balzato agli onori della cronaca come il "killer del karaoke" per aver ucciso, sabato sera, a colpi di pistola Deborah Ballesio, di 40 anni, nel ristorante dei Bagni Acquario, di Savona, durante una serata canora, ha risposto alle domande del magistrato, senza trincerarsi, come spesso accade, dietro la classica barriera del silenzio.

Massari che si è costituito, la scorsa notte, in carcere a Sanremo (Imperia), dopo aver esploso in aria tre colpi di pistola, davanti al citofono dell'istituto di pena e aver gettato l'arma al di là del muro di cinta, nel dimostrare la totale assenza di pentimento per l'assassinio della ex moglie, ha anche spiegato i motivi, che lo hanno indotto ad agire in quel modo.

L'uomo avrebbe, infatti, investito i suoi averi - circa 300mila euro, probabile provento di attività illecite (secondo gli inquirenti Massari non avrebbe mai lavorato, dedicandosi al traffico di droga in Spagna) - per consentire a Deborah di aprire un locale di lap dance, il "Follia di Altare", nel Savonese.

Che la moglie fosse, o meno, una prestanome non è dato saperlo al momento, vero è che al momento di lasciarsi, Mimmo si è sentito defraudato dei propri averi. Il locale, infatti, era intestato alla donna. Fu così, nel 2015, che decise di incendiarlo. Un gesto per cui patteggiò 3 anni e 2 mesi di reclusione. Massari è considerato un soggetto particolarmente pericoloso.

Costituitosi soltanto per il rimorso di aver ferito una bambina, secondo quanto da lui stesso raccontato al pm, la polizia che era sulle sue tracce, lo considera piuttosto violento e capace di ogni azione.

Tanto è vero che dopo aver commesso il delitto, sparando all'impazzata almeno cinque colpi con una Smith & Wesson Magnum, ha portato con sé l'arma, anziché disfarsene. Secondo quanto emerso oggi, durante una conferenza stampa, in polizia: Massari avrebbe avuto a disposizione anche decine di munizioni e due coltelli. Ora è in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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