La notizia della scoperta di 145 individui legati alle organizzazioni mafiose che percepivano il reddito di cittadinanza ha indignato molti, anche se non tutti. I percettori finiti nel mirino delle forze dell'ordine sono 50 condannati e 95 familiari, che hanno omesso la dichiarazione sui loro precedenti penali nell'autocertificazione obbligatoria da presentare per la richiesta. Per loro è scattata l'indagine per truffa aggravata. Si calcola un esborso non dovuto da parte dello Stato di 1.2 milioni di euro. "È strano che nessuno avesse capito o intuito quello che stava accadendo. 145 persone sono tante. Se fosse stata una sola, o anche dieci, e allora, si sa, su certe cose c’è il silenzio, meglio non dire, meglio non vedere, meglio non sapere, ma 145 casi sono una cifra talmente grossa che evidentemente c’è una falla molto molto larga che si è aperta intorno al reddito di cittadinanza", ha commentato Rita Dalla Chiesa all'Adnkronos.
Figlia del mai dimenticato generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato dalla mafia insieme alla sua compagna, la conduttrice da sempre tiene alto il nome di suo padre e lotta, cone le armi a sua disposizione, contro le ingiustizie perpetrate dalla criminalità organizzata. "Bisognerà scavare ancora, capire se ce ne sono altre di falle del genere, di storture intorno al reddito di cittadinanza", ha continuato Rita Dalla Chiesa. Un pensiero comune a molti italiani contrari a questa misura di assistenzialismo che viene erogata senza l'adeguato controllo, necessario per garantire giustizia ed eguaglianza. Quello degli ultimi giorni scoperto dalla Guardia di finanza di Palermo non è l'unico caso finora registrato. Ci sono state già altre indagini condotte in tal senso, che hanno portato alla denuncia di altre persone legate alla mafia che percepivano il reddito di cittadinanza. L'assegno mensile sembra essere diventato un obiettivo ambito per gli affiliati, che in questo modo possono certificare il loro status di indigenza con il quale provano a evitare sequestri e confische.
"Buona parte dell’Italia si era ribellata al Reddito, poi si è placata con l’arrivo della pandemia, perché di fronte alla crisi lo stesso reddito poteva risultare utile per le persone che si trovavano in reali difficoltà finanziarie ed economiche, ma di fronte a 145 persone con precedenti per mafia che lo incassano, viene voglia di esplodere", ha continuato Rita Dalla Chiesa, evidentemente arrabbiata.
È l'Italia dei furbetti, di quelli che finché non vengono scoperti ci provano a ingannare lo Stato, che reagisce troppo lentamente: "La mia meraviglia è che nessuno ne abbia mai saputo niente, nessuno avesse intuito o capito quello che stava accadendo intorno al reddito di cittadinanza. Di fronte a casi del genere, mi dispiace dirlo, credo ci vada di mezzo anche la credibilità delle istituzioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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