La Francia ancora una volta nel panico, dopo che un uomo di 28 anni è stato bloccato all'entrata dell'hotel New York a Eurodisney, fuori Parigi. In un borsone aveva armi - due rivoltelle più un cartone di proiettili calibro 7.65 - e un Corano in lingua francese.
Tanto è bastato a precipitare nuovamente la Francia in quella condizione di Paese simbolo e vittima designata dello scontato colpo di maglio che l'IS si prepara a sferrare in Europa. Una situazione che, se possibile, è resa ancora più difficile dalla nuova strategia che gli addetti chiamano del "terrorismo molecolare" perché risponde alla libera impresa violenta o ai disturbati percorsi mentali dei singoli. In un'escalation emotiva cui, nei giorni scorsi, ha ritenuto di dover dare un'ulteriore spinta anche Rob Wainwright, direttore di Europol, con l'annuncio di nuovi venerdì 13 sul suolo europeo.
Una qualificata fonte della nostra Intelligence, fotografa il momento con un'immagine efficace: "Nell'aria c'è un mucchio di polvere che dimostra come non si sia affatto esaurita la spinta antifrancese del radicalismo islamico. Ed è un pulvisclo micidiale, in cui è sicuramente e innanzitutto immersa la Francia, ma che, fino a quando non si sarà depositato, non aiuterà anche le altre capitali europee a distinguere lucidamente la minaccia e quindi prevrenirla. Che ci fa pensare istintivamente in un pomeriggio come questo "Ci risiamo", a prescidere dal fatto di trovarsi o meno di fronte ad un atto di terrorismo".
"È sgradevole dirlo - chiosa una fonte di Intelligence francese -ma l'agenda della Paura è saldamente nelle mani dell'Is e il suo uso finisce con il determinare e imporci anche la nostra di agenda".
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