"Lascio ogni incarico e vado in pensione": Tiziano Renzi annuncia il ritiro

Tiziano Renzi compra una pagina del giornale La Nazione per dichiarare il suo ritiro dagli affari all'indomani della richiesta di archiviazione per il caso Consip

"Lascio ogni incarico e vado in pensione": Tiziano Renzi annuncia il ritiro

Compra una pagina del quotidiano La Nazione Tiziano Renzi, il padre dell'ex Presidente del Consiglio, per dare l'annuncio del suo ritiro dagli affari.

Infatti inizia proprio con il titolo “'Oggi dico basta, vendo tutto” la sua dichiarazione-sfogo un cui dichiara di voler lasciare il lavoro e di dedicarsi a fare il nonno a tempo pieno anche se con un poco di rammarico.

L'annuncio avviene proprio all''indomani della richiesta di archiviazione per la sua posizione nella vicenda Consip, dove l'uomo era accusato con il reato di traffico di influenze.

“Oggi dico basta, mi arrendo. Lascio ogni incarico e vado in pensione. Tra un'udienza e l'altra farò il nonno” dichiara il padre dell'ex premier e continua facendo riferimento proprio alla scelta del momento del suo ritiro “Può sembrare strano che decida di arrendermi proprio oggi, ma c'è un perché".

"Dal 2014 la mia vita è cambiata - spiega - Ho conosciuto il dolore di chi viene accusato, sa di essere innocente, eppure è su tutte le prime pagine. Sto collezionando archiviazioni delle indagini contro di me e condanne in sede civile per chi mi ha diffamato. Ma serviranno ancora molti anni"

Decide quindi di lasciare perché la sua azienda sta risentendo di questa situazione, infatti continua scrivendo:“Purtroppo i tempi del business sono diversi dai tempi della giustizia e la mia azienda è stata accusata ingiustamente e ha perso clienti molto importanti quindi per garantire il posto di lavoro ai collaboratori ho deciso di farmi da parte, me ne vado a testa alta”.

Queste sono le parole di un amareggiato Tiziano Renzi, lo scandalo del caso Consip riguardava proprio la centrale acquisti della pubblica amministrazione e i suoi ricchissimi appalti ed un probabile giro di bugie, depistaggi, soffiate e favori che coinvolgeva non solo il padre

dell'ex premier ma anche altri personaggi di calibro come l’ex Ministro dello sport, Luca Lotti e il generale Tullio Del Sette entrambi ufficialmente indagati dopo la chiusura delle indagini avvenuta ieri.

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