Latina, violenze su moglie e figlia minorenne: arrestato marocchino

Finisce l'incubo di madre e figlia, costrette a subire le continue angherie del 33enne. Il marocchino, pregiudicato ed ancora in attesa di regolarizzazione in Italia, aveva instaurato un clima di terrore in casa: dopo l'ultima violenza, la donna si è decisa a denunciare

Latina, violenze su moglie e figlia minorenne: arrestato marocchino

È finito in manette a Latina durante il pomeriggio dello scorso lunedì 25 novembre un cittadino straniero accusato di avere commesso maltrattamenti e violenze nei confronti della moglie e della figlia minorenne.

Protagonista in negativo della vicenda un marocchino di 33 anni, tale L.A.,risultato poi essere un pregiudicato in stato di irregolarità sul territorio nazionale. Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, gli abusi e le vessazioni ai danni delle due vittime andavano avanti da anni. Imponendosi con la forza e con la violenza, il 33enne era riuscito ad instaurare in casa un clima di autentico terrore, tanto che nessuno aveva trovato il coraggio di denunciarlo.

Questo almeno fino alla giornata dello scorso sabato 23 novembre. In seguito all'ennesima aggressione fisica, la consorte del nordafricano si è decisa infatti a chiedere aiuto alle autorità locali. Durante una furiosa discussione sorta fra le mura domestiche, l'uomo aveva afferrato una pesante bottiglia carica d'acqua per lanciargliela contro, colpendola ad una spalla. Sconvolta ed in preda al terrore, la donna ha quindi deciso di contattare le forze dell'ordine, richiedendo il loro intevento.

Accorsi sul posto, gli uomini della questura di Latina non hanno trovato il 33enne, che aveva lasciato di corsa l'abitazione prima del loro arrivo. Ad accoglierli la vittima, una marocchina con regolare permesso di soggiorno, che ha raccontato quanto lei ed il resto della famiglia stavano subendo in silenzio da tempo. Non solo violenze fisiche, ma anche psicologiche.

Ad esser particolarmente presa di mira non soltanto la donna, ma anche una delle figlie minori del magrebino. Accompagnata negli uffici della locale questura, la nordafricana ha accettato di sporgere formale denuncia, così da permettere l'avvio delle indagini.

Madre e figlie sono state poi trasferite in una casa protetta, come previsto dalla legge in caso di "vittime vulnerabili".

Gli inquirenti hanno invece cominciato ad effettuare dei controlli nei confronti del marito-padrone, risultato, fra l'altro, ancora in attesa di regolarizzazione del suo status nel nostro Paese.

Durante le indagini è inoltre emerso che nei giorni precedenti l'ultimo episodio di aggressione, una segnalazione in merito era già stata inviata ai carabinieri della stazione di Latina, i quali avevano pertanto iniziato ad occuparsi del caso.

Il materiale raccolto dagli inquirenti è stato presentato alla procura della Repubblica, che ha dunque emesso un provvedimento di custodia cautelare nei confronti del marocchino.

Questi, intercettato e fermato lunedì pomeriggio mentre stava rientrando nella propria abitazione, è stato ammanettato e condotto in centrale, dove

si sono svolte le pratiche di identificazione ed incriminazione. Accusato di maltrattamenti in famiglia, L.A. si trova ora dietro le sbarre del carcere di Latina, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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