Punto di riferimento del mondo no vax e no pass abruzzese, Luigi Marilli è stato stroncato dal Covid. Il 63enne, referente territoriale per la sua regione del movimento "Liberiamo l’Italia", si è spento ieri sera nell’ospedale di Pescara, dopo aver rifiutato le cure ospedaliere e i protocolli sanitari. Ricoverato da metà dicembre, le sue condizioni di salute sono precipitate all’alba del 2022 e i medici non sono riusciti a salvarlo.
Marilli, originario di Taranto e da tempo residente in Abruzzo, negli ultimi mesi aveva partecipato a diverse manifestazioni di piazza contro i vaccini anti-Covid e il certificato verde introdotto dal governo. Dopo aver puntato il dito contro i media, Liberiamo l’Italia, in una nota, ha ricordato il membro della Direzione nazionale del movimento, senza mai citare le cause del decesso: “La sua forza d’animo, testimoniata dall’instancabile attività di guida e di coordinamento del Comitato abruzzese di Liberiamo l’Italia e anche di altre forze di resistenza nel suo territorio, proveniva dalla certezza e dall’orgoglio di star lottando sempre per la giustizia, per l’uguaglianza e per la libertà dei popoli e in particolare del suo popolo: il popolo italiano”.
Tanti i messaggi di cordoglio su siti e pagine della galassia no vax e no green pass per ricordare Luigi Marilli. Ma il commento più significativo è sicuramente quello di Marino Recchiuti, amico e collega della vittima. L’uomo, infatti, si è scagliato contro i negazionisti senza mezzi termini: “Si sarebbe salvato se non avesse seguito le vostre ideologie anziché i consigli della sua famiglia e dei suoi amici”.
“Lo avete sulla coscienza”, l’affondo di Recchiuti: “A chi lo ha supportato in questa orrenda visione distorta della realtà non posso perdonare nulla”.Marilli lascia la moglie Anna Maria, i figli Antonietta e Tiberio e due nipoti.
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