Milano, la destra scende in piazza. Fiaccolata sui luoghi dei disordini

Un migliaio i partecipanti. La lega a Palazzo Marino coi vestiti da black bloc. Salvini: "Figli di papà? Quelli votano Pd, non vanno in corteo"

Milano, la destra scende in piazza. Fiaccolata sui luoghi dei disordini

Per protestare contro la gestione delle violenze del Primo maggio a Milano hanno scelto di vestire i panni del black bloc. I manifestanti della Lega, circa duecento, si sono riuniti in piazza Scala, davanti al palazzo dell'amministrazione comunale meneghina, armati di passamontagna e abiti neri e al collo un cartello: "Io voto Pisapia".

Un lungo applauso ha accolto l'arrivo del segretario del Carroccio, Matteo Salvini, che ha scagliato strali contro il ministero dell'Interno, come già aveva fatto nei giorni scorsi, ma pure contro il presidente del Consiglio, rispondendogli che "di solito i figli di papà votano il Pd, non vanno ai cortei". Era stato Renzi, dopo i disordini, a identificare i responsabili come "quattro teppistelli" che non avrebbero rovinato l'Expo.

Fumogeni verdi e bandiere della Lega hanno accolpagnato un "O mia bela Madunina" chiuso dai sostenitori del partito con un "Terun" e accompagnato da slogan che hanno preso di mira tanto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, quanto il rapper Fedez, che nei giorni scorsi si era espresso in favore dei NoExpo, per poi chiarire in un secondo momento che di certo non giustificava violenze e disordini.

Il leader della Lega è tornato a chiedere le dimissioni di Renzi e quelle di Angelino Alfano. "Sono inadeguati e non sanno fare il loro mestiere". Ha poi chiesto lo sgombero dei centri sociali abusivi, ribadendo che i fatti di Milano potevano essere evitati.

Insieme ai leghisti sono scese in

piazza anche le altre forze del centrodestra. Circa un migliaio i manifesti che hanno percorso le strade devastate dai black bloc, reggendo fiaccole e bandiere e cantando l'inno d'Italia. Un corteo che si concluderà a Pagano.

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