L'ultimo episodio è quello che ha coinvolto i Coldplay: biglietti, messi in vendita online, esauriti in sette minuti. Di fronte alle lamentele dei fan, l'associazione Altroconsumo ha chiesto all'Antitrust di "valutare il comportamento della società Ticketone e di mettere in atto strumenti e misure necessarie per evitare che migliaia di biglietti siano acquistati e successivamente rivenduti anche a prezzi spropositati su circuiti secondari". I biglietti della band inglese infatti, esauriti sui canali ufficiali, potevano essere acquistati su altre piattaforme a prezzi anche triplicati.
Dopo il caos biglietti dei Coldplay è scoppiata la bolla del "secondary ticketing", termine inglese che indica una sorta di bagarinaggio online che manda all'aria progetti di concerti e spettacoli da parte dei fan.
Per cercare di contrastare questo fenomeno associazioni di consumatori, in collaborazione con autori, cantanti e operatori dello spettacolo, hanno firmato una petizione dal nome #noSecondaryTicketing. Si legge nel testo: "I concerti rappresentano un'occasione importante non solo per gli artisti che incontrano il loro pubblico ma anche per tutti coloro che lavorano con professionalità e passione alla riuscita dell'evento. Come autori, artisti e operatori dello spettacolo siamo uniti contro chi specula sulla rivendita dei biglietti dei concerti attraverso alcuni siti web di secondary ticketing, una forma di ‘bagarinaggio online."
E ancora: "Il mercato secondario danneggia tutta la filiera, favorendo l'evasione e frenando opportunità di lavoro e di crescita economica nel settore dello spettacolo e della cultura (…). Siamo dalla parte del nostro pubblico che si ritrova ingiustamente a pagare anche fino a 10 volte in più i ticket di ingresso a causa di questo fenomeno. Promuoviamo la trasparenza del mercato e sosteniamo tutte le organizzazioni che danno valore al nostro lavoro e rispettano i consumatori. Per questo chiediamo l'abolizione del secondary ticketing attraverso l'oscuramento di tutte le piattaforme online che speculano sulla rivendita dei biglietti".
Tra i cantanti che hanno voluto dare un segnale forte contro il secondary ticketing, infatti, ci sono nomi importanti della musica italiana come Alessandra Amoroso e Biagio Antonacci, passando per Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, da Tiziano Ferro ai Litfiba, da Luciano Ligabue ad Antonello Venditti, al Volo, ma anche Samuele Bersani, Mario Biondi, Luca Carboni, Francesco De Gregori, Elio e Le Storie Tese, Elisa,
Zucchero, Raphael Gualazzi, Jovanotti, Mario Lavezzi, Fiorella Mannoia, Emma Marrone, i Modà, Mogol, Gianna Nannini, Nek, Gino Paoli, Laura Pausini, i Pooh, Eros Ramazzotti, Francesco Renga, Giuliano Sangiorgi.
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