Arriva l'ergastolo della patente. Un emendamento, collegato al disegno di legge delega per la riforma del Codice della strada e approvato lo scorso 17 luglio in commissione Trasporti a Montecitorio, introduce la revoca dell'abilitazione e l'inibizione della guida per chi provoca un incidente mortale. La revoca sarà a tempo indeterminato (a vita, quindi) e varrà su tutto il territorio nazionale.
Alla Camera si lavora per modificare il Codice della strada. Oltre ad arrivare a una razionalizzazione del testo, l'obiettivo del disegno di legge delega è quello di arrivare a una vera e propria semplificazione delle procedure in modo da renderle più efficienti e agevoli. Si va dall'accesso in autostrada e superstrada da parte dei motocicli con cilindrata non inferiore ai 120 cavalli e si arriva alla segnaletica decidacata a quella che è considerata l'ultenza vulnerabile, e cioè i bambini, i disabili, gli anziani e così via. Ma, come annuncia ItaliaOggi, il vero cuore della riforma è senza alcun dubbio la revoca definitiva della patente per chi provoca un incidente mortale. "Il testo dell'emendamento 2.
66 - si legge su ItaliaOggi - prevede che, con riferimento ai casi in cui il conducente di un veicolo provochi la morte violando le norme stradali, dovranno essere definitive, anche in coerenza con eventuali modifiche del codice penale che introducano il reato di omicidio stradale, le condizioni del guidatore o le tipologie di violazioni in presenza delle quali scatteranno le sanzioni amministrative accessorie della revoca della patrente e dell'inibizione alla guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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