Una vicenda legata a presunti episodi di razzismo sta scuotendo la altrimenti tranquilla provincia di Savona. La vicenda è andata in scena, per la precisione, nell'ospedale San Paolo del capoluogo rivierasco, dove un'infermiera di colore sarebbe stata rifiutata più volte da diversi pazienti per motivi legati alla pigmentazione della sua pelle.
La denuncia è arrivata da Facebook, attraverso il profilo della figlia della donna, il cui sfogo è stato poi raccolto dal quotidiano genovese Il Secolo XIX.
"Mia madre parla del lavoro. Mi racconta dei pazienti che in ospedale suonano il campanello per l'assistenza. Lei è una OSS - scrive sul social la giovane Chantal - Quando si presenta molti pazienti si rifiutano di essere puliti o aiutati da lei perché è nera. Le chiedono di chiamare l'infermiera. La insultano come se lei non fosse un essere umano. Come se la loro bianchezza in qualche modo li rendesse migliori."
"Io mi incazzo. Mi incazzo tanto - prosegue amareggiata - Ancora? Nel 2018? Che se poi parli di razzismo, ti dicono che esageri. Senti dire "Io non sono razzista, ma...". Ti senti dire che il problema dell'immigrazione non c'entra col razzismo. No, certo. Pensate proprio che siamo fessi. Lei è educata e non dice nulla. Perché la gente buona non fa casino, non fa rumore. Si limita a lavorare. Ma ecco. Giusto perché si sappia che non ci inventiamo cose".
Il caso ricorda da
vicino quello del medico di Cantù, in provincia di Como, che era stato rifiutato da un paziente proprio perché nero. Tuttavia in questo caso il nosocomio savonese non ha ancor né confermato né smentito le accuse lanciate dalla figlia dell'infermiera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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