È polemica fra il vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti, e il sindaco Filippo Nogarin, sulle cause dell'alluvione che domenica ha devastato la città labronica, facendo otto vittime e danni ancora da calcolare.
Nel giorno dei funerali, Sua Eccellenza ha sollevato importanti questioni: "Si è fatta subito una riunione di giunta per cambiare queste cose? Si sono fatte subito delle delibere? Altrimenti si fanno chiacchiere", ha puntualizzato il presule conversando con i giornalisti.
Domande che, evidentemente, non sono piaciute troppo al primo cittadino, lesto a replicare - e anche piuttosto bruscamente - ai dubbi dell'alto prelato: "Dovrebbe occuparsi delle anime delle persone. Invece questo vescovo si occupa di cose che non sono di sua competenza."
Tuttavia, a chi gli chiedeva di chi fossero le responsabilità per la morte del piccolo Filippo Ramaciotti, monsignor Giusti ha ricordato come "stia alla procura accertarlo". Solo, come ha ribadito anche alla Vita in diretta, ha espresso l'auspicio di assistere a meno polemiche e a più azioni concrete: "Le polemiche non fanno resuscitare le persone. Cambiamo i protocolli, vediamo di modificare ciò che c'è da modificare e fare ciò che si deve fare perché quello che è accaduto non accada più: ci sarà bisogno di un sistema di allarme per avvisare la gente."
608px;">Piccatissima, ancora una volta, la risposta del sindaco di Livorno: "Non mi sembra che possa recriminare qualcosa a me o alla giunta o al gruppo di maggioranza, qualcosa di differente rispetto a quello che abbiamo già fatto"
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