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Livorno, vigilessa multava le persone che le stavano antipatiche: sospesa

Dal giugno 2017 una 41enne in servizio a Piombino comminava sanzioni di ogni tipo alle persone con cui aveva avuto screzi personali

Livorno, vigilessa multava le persone che le stavano antipatiche: sospesa

Avrebbe multato ignari automobilisti non per punire le infrazioni al codice della strada ma solo per vendicarsi di persone con cui aveva avuto diverbi o dissapori. Con questa accusa una vigilessa 41enne di Piombino, in provincia di Livorno, è stata interdetta per sei mesi dalla professione.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze ha così accolto almeno in parte la ricostruzione della procura, secondo cui la donna, che ora presta servizio presso il comando di Follonica, avrebbe utilizzato le credenziali di alcuni colleghi per comminare sanzioni alle persone che le stavano antipatiche agendo attraverso il sistema informatico dei vigili urbani. Le ignare vittime venivano raggiunte da multe in denaro o avvisi di decurtazione dei punti dalla patente, sin dal giugno 2017.

Gli accertamenti degli inquirenti hanno ricostruito che in diversi casi le persone "colpite" - fra cui una vicina di casa il cui cane abbaiava troppo - avevano avuto attriti di carattere personale con la vigilessa.

Il trucco della donna però è durato poco perché per le vittime non è stato difficile dimostrare che molto spesso non si trovavano nel luogo della supposta infrazione all'ora indicata nella multa. Inoltre mancavano le copie cartacee delle sanzioni. Così è stata aperta un'indagine per falso ideologico e materiale e per abuso d'ufficio. Conclusasi con l'interdizione della donna dalla professione per sei mesi.

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