L'Ue lascia in "secca" Aquarius: "Bandiera? Non decidiamo noi"

La nave con a bordo almeno 50 migranti salvati nel Mediterraneo di fatto nelle ultime ore è diventata una vera e propria imbarcazione pirata

L'Ue lascia in "secca" Aquarius: "Bandiera? Non decidiamo noi"

Aquarius è sempre più in "secca". La nave con a bordo almeno 50 migranti salvati nel Mediterraneo di fatto nelle ultime ore è diventata una vera e propria imbarcazione pirata. Dopo aver ricevuto la revoca della bandiera da parte di Gibilterra, ha subito la cancellazione dai registri navali di Panama. Le autorità panamensi proprio qualche giorno fa hanno avviato l'iter per eliminare "Aquarius 2" (nome nuovo di Aquarius) dai propri registri. Una scelta che ha fatto immediatamente infuriare le due Ong che sostengono l'equipaggio, Msf e Sos che hanno attaccato il governo italiano accusandolo di aver esercitato pressioni su Panama.

Accuse puntualmente rispedite al mittente dall'esecutivo italiano che però ha sottolineato come Aquarius vada contro le norme che regolano le operazioni nel Mediterraneo. Msf e Sos non hanno però mollato la presa e hanno chiesto ai Paesi Ue di dare alla nave una nuova bandiera perché possa continuare ad operare. E prorio da Bruxelles in mattinata è arriavta una risposta con la portavoce: "Simpatizziamo con le persone a bordo. Questa è una questione di diritto internazionale, rispetto a cui la Commissione non ha competenza. Tutti i soggetti che operano nel Mediterraneo devono rispettare il diritto internazionale", ha affermato la vice portavoce capo della Commissione Mina Andreeva. Di fatto duqnue l'Ue non offrirà ad Aquarius un'ancora di salvezza.

"L'obiettivo dell'Ue è di rendere antieconomico il modello di business dei trafficanti, sostituendo l'immigrazione illegale con un'immigrazione legale ed ordinata", ha concluso la portavoce. Insomma questa volta la nave delle ong è rimasta davvero sola. Intanto la nave fa rotta verso Marsiglia e di fatto chiederà alla Francia l'autorizzazione per lo sbarco.

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