L'ultima minaccia di Haftar: "Ora stop alle società italiane"

L'ultima minaccia di Tobruk e del generale Haftar questa volta è diretta alle aziende italiane. A rischio gli accordi commerciali

L'ultima minaccia di Haftar: "Ora stop alle società italiane"

L'ultima minaccia di Tobruk e del generale Haftar questa volta è diretta alle aziende italiane. Il governo di Beida avrebbe emesso un provvedimento per impedire alle società italiane di aprire nuove attività nella vasta regione orientale libica della Cirenaica, di sviluppare quelle esistenti o di stabilire joint-venture con società locali. Il provvedimento, secondo quanto riferisce il Libya Observer, implica il divieto alle compagnie italiane di avviare nuove attività, da sole o in accordo con compagnie libiche, "fino a nuovo ordine". Il ministro dell'Economia, Asar, ha chiarito che il provvedimento è stato adottato alla luce "dell’esplicità ostilità italiana verso il popolo libico. I nostri amici che sono stati al nostro fianco durante la nostra crisi hanno più titoli per accordi economici, specialmente in tecnologia, che non sia monopolizzata dagli italiani", ha concluso Asar.

Le relazioni tra la Cirenaica e l’Italia, sono ai minimi dopo che a giugno la commissione Difesa e per la Sicurezza Nazionale del Parlamento di Tobruk, ha dichiarato "persona non grata" l’ambasciatore italiano a Tripoli, Giuseppe Perrone, e che il generale Haftar ha duramente criticato l’accordo fra Tripoli e l’Italia sui pattugliamenti anti-scafisti davanti alle coste libiche.

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