Il tribunale di Cuneo ha deciso di assolvere dall’accusa di bancarotta fraudolenta Laura Bovoli, madre di Matteo Renzi. La donna era finita fra gli indagati dopo il crack di Direkta, società di pubblicità e distribuzione di volantini sita nel cuneese e fallita nell'oramai lontano 2012. La Bovoli, titolare di Eventi6 (azienda che commissionava gli incarichi a Direkta), avrebbe secondo l'accusa contribuito alla falsificazione dei conti della società. Una tesi che non è, tuttavia, riuscita a convincere appieno i giudici, i quali hanno deciso di assolvere sia la madre dell'ex segretario del Pd che l'altro imputato Paolo Buono, "perché il fatto non sussiste".
"Il giudice si è espresso riconoscendo la totale estraneità della signora Bovoli nelle condotte dell’amministratore della società e nella bancarotta", ha dichiarato il legale della donna Stefano Bagnera, come riferito da Repubblica."Dunque c’è profonda soddisfazione per una assoluzione piena, che non lascia spazio a dubbi sulle sue azioni".
Il commento di Renzi
L'ex sindaco di Firenze ha voluto commentare la notizia tramite il proprio profilo Twitter:"In tanti mi chiedono perchè sulle questioni della giustizia non uso un tono più aggressivo", esordisce Renzi. "Per un motivo molto semplice", spiega, "Io continuo nonostante tutto a credere nella giustizia. E nella verità. Per esempio oggi tutti i media sono scatenati sui miei avvisi di garanzia: sono curioso di capire quanto spazio verrà dato alla notizia di mia mamma oggi assolta dopo anni di indagini e processi".
E in effetti ora è proprio Matteo, come da lui stesso spiegato, a trovarsi al centro di un'indagine per le conferenze tenute ad Abu Dhabi, a causa dell'emissione di fatture. Una notizia che arriva esattamente il giorno dopo la ricezione di un avviso di garanzia per presunto finanziamento illecito in un'indagine che coinvolge anche il manager Lucio Presta e riguarda il documentario su Firenze.
"Assolta dall'accusa di Bancarotta a Cuneo", prosegue ancora Renzi verso la conclusione del suo post.
"Perché? Perché il fatto non sussiste. La verità arriva, prima o poi. Tante sofferenze ma poi arriva. Continuino pure ad attaccarmi, io non mollo. E soprattutto: ti voglio bene, Mamma. Scusami se hai dovuto subire tutto questo per colpa mia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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