Una truffa ai danni dell'Erario pari a 7 milioni di euro. È quanto rilevato nell'operazione "Ghost ship" effettuata dal Nucleo di Polizia tributaria di Roma e coordinata dalla locale procura della Repubblica nell'inchiesta "Terra di mezzo".
Un'associazione criminale, composta da alcuni ufficiali e sottufficiali della Marina Militare, aveva organizzato - solo cartolarmente - la consegna di circa 11 milioni di litri di gasolio per rifornire la nave fantasma "Victory I". Il carburante veniva fornito documentalmente dalla ditta danese O.W. Supply di Lars P. Bohn, titolare di un appalto con l'amministrazione della Difesa, che agiva con la collaborazione di due società brokers: la Global chemical di Massimo Perazza, noto anche come "Massimo il romanista", e la Abac Petroli di Andrea D'Aloja.
Ed è proprio Perazza ad aver portato avanti i contatti con Roberto Lacopo, arrestato assieme a Massimo Carminati nell'inchiesta Mafia Capitale. Il punto di ritrovo dell'associazione criminale sarebbe stato il distributore di Corso Francia riconducibile al "Cecato".
La Guardia di Finanza - durante le indagini - ha scoperto che la "Vicory I" non era affatto attraccata presso il deposito militare di Augusta, ma che era affondata nell'Oceano Atlantico nel settembre 2013. Di conseguenza, la banda, composta da 538em;">Mario Leto (capitano di Corvetta), Sebastiano Distefano (primo maresciallo) e Salvatore Mazzone (maresciallo) avrebbe falsamente documento il falso deposito di 11 milioni di carburante, frodando così l'Erario. Tutti i membri della banda sono stati arrestati.
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