Maggioranza pronta ad abolire i voucher

La maggioranza pronta ad abolire i voucher: "Verranno abrogati, poi una fase transitoria per i buoni in circolazione"

Maggioranza pronta ad abolire i voucher

Il referendum del 28 maggio sui voucher potrebbe essere disinnescato dalla stessa maggioranza. I voucher stessi verranno aboliti. Una soluzione drastica quella dei partiti della maggioranza per spegnere il rischio di un voto a fine maggio che possa mettere in difficoltà l'esecutivo. E ad annunciare il piano di abrogazione è la stessa presidente della commissione Lavoro Patrizia Maestri (Pd), relatrice della proposta votata con parere favorevole nel pomeriggio in commissione. "Dopo un lavoro teso a ridurre l'uso sbagliato dei vocuher, si è arrivati attraverso un'operazione corale ad accogliere la proposta che li abroga completamente". "Chi li ha già acquistati potrà utilizzarli fino a smaltimento, la data è ancora da definirsi. Il periodo di transizione sarà deciso dal decreto del governo che potrà uscire domani. Il governo dovrà tenere conto anche degli appalti", ha aggiunto. "Bene il risultato raggiunto - commenta la relatrice - che è frutto di un lavoro corale. Non vorremmo che il governo introduca strumenti simili ai voucher sotto altre forme. Sulla flessibilità si decida di concerto con le parti sociali e il Parlamento". In commissione Lavoro della Camera è stato infatti presentato un emendamento del Pd che elimina totalmente lo strumento del voucher, abrogando i tre articoli del disegno di legge 81 del 2015 (Jobs Act).

L'orientamento della commissione quindi è quello di votare l'emendamento e annullare il testo base e le proposte di modifica depositate ieri. Intantoè partito l’assegno di ricollocazione previsto dal Jobs Act parte con l’invio delle prime 30mila lettere. Ad annunciarlo è stato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, parlando al Centro per l’impiego di Avellino insieme al presidente dell’Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, Maurizio Del Conte. L’assegno entro l’estate raggiungerà 300mila lavoratori.

"Non si sostituisce alle forme di sostegno al reddito - ha precisato il capo del Governo - ma è un incentivo per il futuro, che servirà all’impresa che ti darà un contratto ad avere uan facilitazione piuttosto consistente".

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