"Mia moglie è innocente". A difendere Fausta Bonino, già soprannominata "l'infermiera killer", è il marito Renato di Biagio. La donna è stata arrestata con l'accusa di aver ucciso 13 persone nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino.
"Ci hanno coperto di immondizia, di ogni tipo, come si può sentire un uomo che crede categoricamente nell’innocenza di sua moglie?", si sfoga l'uomo in un'intervista a La Stampa, "Mia moglie non è e non è mai stata una depressa, prende qualche pillola per tirarsi su, come succede a tutti. L’accusa che mi ha fatto più male è stata proprio quella di alcolismo, non so come possa essere saltata fuori, non me ne capacito. Mia moglie non beve, forse qualche volta un bicchiere a pasto, nulla di più".
L'uomo non crede all'impianto accusatorio dei pm: "A me, e anche l’avvocato me lo conferma, non mi sembrano solide…", spiega, "Scriverò una mia memoria nei prossimi giorni, per raccontare tutto quello che so io... La conosco da 30 anni, vuole che non sappia chi è mia moglie? Chiedete ai colleghi chi è mia moglie, è meglio. Vi diranno che è un’infermiera seria, precisa, scrupolosa con i pazienti".
Intanto le indagini vanno avanti.
Procura e Nas stanno passando al setaccio vecchie cartelle cliniche alla ricerca di anomalie e di altri casi in cui la donna avrebbe somministrato eparina. "Dovevamo fermarla, non potevamo rischiare che ci fosse qualche altra vittima", ha detto il procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.