Il giovane era stato visto dal cittadino rumeno e dal tunisino aggirarsi in un parco di Montesacro quando è stato avvicinato e per sottrargli il cellulare è stato massacrato di botte
Erano da poco passate le 21 e il ragazzo stava facendo una passeggiata serale vicino al parco quando è stato avvicinato da due stranieri, uno romeno e l'altro tunisino, che non hanno pensato due volte a massacrarlo di botte per sottrargli il cellulare. Calci e pugni e una prognosi di otto giorni è toccata al 32enne. La fuga dei due stranieri non è però durata molto, infatti sono stati poco dopo intercettati dalla volante mobile del commissariato di Fidene Serpentara e ora dovranno rispondere dell'accusa di rapina aggravata dalle percosse.
Il 32enne è stato pestato con calci e pugni per un semplice cellulare, mentre continua a preoccupare la situazione delle periferie romane sempre più spesso lasciate all'incuria e nelle mani di delinquenti. Sembra tornare in mente l'episodio che vide coinvolto qualche anno fa un cittadino del Bangladesh che, dopo essere stato picchiato brutalmente aveva rischiato di rimanere paralizzato. Anche a lui tentarono di sottrarre l'apparecchio mobile.
Una periferia pericolosa quella romana che, in soli tre giorni, ha visto tre violente storie distinte.
Infatti, soltanto la sera prima un cittadino marocchino di 31 anni era stato arrestato per aver picchiato uno studente ucraino di 18 anni e aver tentato di rapinare lo stesso. Due giorni fa invece è stato condotto in carcere un cittadino filippino senza fissa dimora che aveva rapinato un'anziana donna di 81 anni.
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